Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Una manifestazione sportiva ma anche un progetto di didattica innovativa nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro. È quanto rappresentato dalla regata che si è svolta questa mattina nelle acque antistanti il porto Masuccio salernitana. Non solo la sesta tappa del“40° Campionato Invernale Golfo di Salerno VI Tappa” ma anche un momento del progetto didattico elaborato da Luca Iovine e sviluppato per il Liceo scientifico Francesco Severi di Salerno con la collaborazione del Centro Velico Salernitano, organizzatore della regata. L’evento sportivo è infatti entrato a far parte del PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro) nell’ambito di un progetto denominato “Guide Consapevoli” che si rivolge, oltre che agli studenti e ai docenti della scuola, all’intera comunità.

I nostri ragazzi spesso non si rendono conto e non sono consapevoli della Bellezza che li circonda, che potrebbe diventare per loro anche un’occasione lavorativa oltre che una pre-condizione per migliorare la qualità della vita. Il mare, la cultura e la storia di Salerno e della nostra Provincia attirano milioni di turisti, eppure i nostri ragazzi vanno via, non sempre partecipano a questa economia, sottovalutandone a volte le opportunità che può offrire” – dichiara Barbara Figliolia, Dirigente Scolastico del Severi. “C’è una oggettiva difficoltà nel trovare personale agli ormeggi o anche di supporto per le attività delle regate, così come c’è una richiesta di “personale di mare” per il charter nautico ma mancano le risorse nonostante ci sia una forte domanda di servizi per la nautica” aggiunge Luciano Ragazzi, segretario del Club Velico Salernitano. E continua “Abbiamo voluto coinvolgere gli studenti in questa iniziativa perché rientra tra i nostri compiti associativi avvicinare le persone al mare. Sembrerà assurdo ma a Salerno il mare non è al centro della vita dei cittadini e sono ancora pochissimi quelli che praticano sport di mare come la vela”.

“Sono diversi anni che la nostra scuola si è aperta a questo tipo di attività outdoor purtroppo frenate, in parte, dal lockdown. Questi due anni di pandemia hanno fatto comprendere a tutti la necessità di andare nella direzione di uno sviluppo sostenibile che passa attraverso un cambiamento culturale orientato alla bellezza. La vela ed il trekking hanno qualcosa in comune perché ti immergono nella natura, la cui contemplazione attiva favorisce il benessere” dichiara Luca Iovine, amministratore della omonima società.