Torrecuso (Bn) – “A due settimane ormai dall’inizio del conflitto in Ucraina, i costi delle farine sono cresciuti del 40/50 per cento. Credo che a breve fermeremo la panificazione”. Così Emilio Trosino , titolare del panificio ‘Torrepalazzo’ di Torrecuso che lancia un allarme per quanto riguarda l’aumento dei costi del grano in Italia.
“Non possiamo scaricare questi aumenti sul prezzo del pane. Non mi vergogno di dire che stiamo iniziando a lavorare in perdita per continuare a mantenere il rapporto con i clienti. Ma fino a quando noi panettieri potremo reggere? Il caro energia ci ha già messo in ginocchio per non parlare dell’aumento sproporzionato dei carburanti e delle materie prime. Qualche mio collega panettiere – rivela Trosino – è pronto a chiudere perché la situazione è destinata a peggiorare. L’intera filiera del pane è ad un passo dal baratro. Da tempo sono aumentati anche i prezzi di burro, lieviti, olio… Il caro prezzi ha già colpito duramente la spesa degli italiani con aumenti medi superiori al 20% – afferma Trosino – ed aumentare ancora una volta il chilo di pane è una vera e propria tragedia. La situazione è alquanto difficile. Voglio comunque ringraziare per la disponibilità e la vicinanza il Presidente della Claai di Benevento, l’associazione più rappresentativa della panificazione, Donato Scarinzi che ci supporta e sopporta in particolar modo in questo delicato momento. Chiediamo pertanto – conclude Trosino – che ci sia un intervento urgente da parte degli organi governativi sia regionali che nazionali. Speriamo che ce la caviamo prima di toccare veramente il fondo”.