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Capri (Na) – Il Gip del Tribunale di Napoli Rosaria Maria Aufieri ha emesso sentenza di condanna nei confronti dei tre “datterari” ai quali non era stato concesso il rito abbreviato. il Giudice ha ritenuto colpevoli Catello Avella, condannato a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali ed al pagamento di quelle di custodia in carcere. Per l’altro pescatore di frode, Salvatore Amato il giudice ha concesso le attenuanti generiche e gli ha inflitto la condanna di un anno, nove mesi e 10 giorni di reclusione. Per Patrizia Brasiello, terzo imputato, un anno ed un mese di reclusione con pena sospesa. I tre avevano messo in piedi una vera e propria attività con l’estrazione dei datteri sulle varie coste delle isole e della penisola, in particolare nei pressi dei Faraglioni di Capri.

Il processo si è svolto in varie fasi poiché molti avevano optato per il rito abbreviato. In aggiunta alle condanne detentive il GIP ha applicato per Catello Avella la pena accessoria con interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni ed il risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede nei confronti delle parti civili: Ministero della Transizione Ecologica, Comune di Capri, Comune di Anacapri, Marevivo, Legambiente Campania. Sono stati posti sotto sequestro i mezzi nautici, le imbarcazioni, alcuni autofurgoni che venivano utilizzati, e somme di denaro appartenenti agli imputati che erano depositati su carte postepay che dovranno essere utilizzati per il risarcimento dei danni agli enti ed alle associazioni che si sono costituite parte civile.