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“Attenzione massima e serietà alle istanze della società civile”. E’ quanto trapela da fonti del Nazareno circa la posizione del segretario del Pd Enrico Letta in merito all’attacco mosso da oltre una ventina di intellettuali campani nei confronti del governatore Vincenzo De Luca. Una polemica – di cui hanno dato conto i media e che ora è rimbalzata anche sui social – cui ha dato vita la pubblicazione di una lettera aperta sottoscritta da alcune decine tra scrittori, intellettuali e docenti che lamentano la “deriva regional-sovranista” di De Luca che porrebbe la Campania lontano dalle logiche nazionali del partito di cui il governatore è rappresentante. E in cui chiedono al segretario Letta se è d’accordo con l’ipotesi di un terzo mandato per De Luca alla Regione. La lettera, sottoscritta tra gli altri dai professori Aurelio Musi, Giuseppe Cantillo e Isaia Sales, con decine di firme a seguire, anticipata sui quotidiani, è ora sbarcata anche su Facebook sulla pagina “Lettera aperta al segretario del Partito Democratico”, che riporta il testo della missiva in cui si sottolineano le polemiche sollevate da De Luca con la stampa e in occasione della consueta diretta sui social del venerdì: “Ti chiediamo – scrivono rivolgendosi a Letta – dopo gli insulti a Franceschini, a Draghi, a Bianchi e al mondo intero, cos’altro deve succedere perché da Roma interveniate?”. “Se la Campania è ai minimi termini – si legge – se la salute non funziona, il lavoro non si trova, i giovani se ne vanno e la povertà aumenta, sarà il caso di fare qualcosa oltre che gingillarsi con le battute? Nemmeno il Partito ci guadagna in Campania”. In un altro passaggio della lettera si sottolinea anche la situazione della città di “Salerno, ormai feudo personale della famiglia e sotto il suo giogo dal 1993. Un’anomalia democratica, un sistema militare di controllo”. “La pubblicazione on line sta provocando – spiega uno dei firmatari all’ANSA – molti messaggi di persone che ci dicono di essere stati bravi ad uscire sottolineando certi aspetti”. La lettera – si apprende da fonti del Pd nazionale – è stata letta dal segretario nazionale che, nel perimetro del suo ruolo, affronterà il tema “nei tempi opportuni” visto che ora al centro dell’attenzione ci sono i problemi internazionali legati alla guerra in Ucraina. Letta è atteso tra la fine di aprile e l’inizio di maggio in una delle Agorà promosse dal Pd locale. Nessun commento sulla missiva, almeno fino ad oggi, da parte del presidente De Luca.