Nel Piano della “Nuova Sanità Territoriale” presentato dalla Regione Campania, da realizzare con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tra gli interventi nel Sannio il comune di Cerreto Sannita rientra nelle tre aree d’intervento nell’ambito delle “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”. L’offerta sanitaria pubblica sul territorio verrà arricchita con il confermato Ospedale di Comunità, struttura residenziale in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata per pazienti che non possono essere assistiti adeguatamente a domicilio, con la Centrale Operativa Territoriale, sull’organizzazione delle attività domiciliari e sulla ricerca ed attivazione delle risorse migliori per il setting assistenziale dei pazienti, e, infine, con la Casa di Comunità, per il ricovero di pazienti che hanno bisogno di interventi sanitari a bassa intensità clinica.
Piena soddisfazione per l’attenzione data, con questo nuovo Piano Sanitario, alle esigenze
e necessità dell’intero territorio delle Valli Titernina e Telesina la esprime il sindaco della
cittadina Giovanni Parente. “Ringrazio il presidente della Regione De Luca, l’assessore
regionale Casucci e i consiglieri regionali sanniti Abbate e Mortaruolo. Questo forte impegno, frutto di un continuo dialogo istituzionale tra enti regionali e comunali e Asl, su
prevenzione, assistenza territoriale e integrazione tra i servizi sanitari e sociali ci consentirà di attivare queste possibilità e di potenziare così la Struttura Polifunzionale della Salute “Maria delle Grazie”. Come amministrazione comunale – prosegue il primo cittadino di Cerreto – ci siamo attivati fin da subito insieme al direttore generale dell’Asl Gennaro Volpe e al direttore sanitario dell’Asl Benevento Distretto Sanitario di Telese Terme Tommaso Iannotti, per dare un respiro nuovo e diverso alla nostra sanità territoriale.
Ci stiamo muovendo tutti in sinergia, istituzioni regionali e comunali e Asl, nella direzione di assicurare un’equità ai cittadini nell’accesso alle cure, nell’erogazione delle prestazioni terapeutico-sanitarie e nell’assistenza sociale. Questo perché in un Piano Sanitario non può esserci salute senza sociale e senza umanità”.