Napoli – Ha indossato la maglia del Napoli ben 238 volte in carriera tra il 2006 e il 2014 portando per mano gli azzurri dalla serie C alla Champions League, con il fiore all’occhiello della Coppa Italia conquistata battendo la Juventus nella stagione 2011/2012. Paolo Cannavaro, non un capitano qualunque, ha fatto il punto sul momento della squadra partenopea ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno invitando pubblico e squadra a non demoralizzarsi dopo il ko con il Milan: “Tra le mille analisi che si fanno nella mia bellissima città spesso ci si dimentica che esistono anche gli avversari, che hanno meritato la vittoria. La partita con il Milan era importante ma non decisiva, i giochi sono ancora aperti e non vedo perché il Napoli non debba crederci. la classifica è davvero corta”, ha detto.
L’aspetto emotivo sarà fondamentale, secondo Cannavaro, per ripartire subito e immettersi nuovamente sulla strada giusta: “Alla fine un gol, un episodio, resta un dettaglio. Il Milan ha interpretato meglio tutta la gara, anche mettendola sul piano nervoso. Il Napoli però ha tutto il tempo e la forza di recuperare e per farlo c’è soltanto un modo: pensare alla prossima partita. Conta la voglia di riscatto che viene messa in campo appena è possibile. Bisogna dirsi ‘meno male che giochiamo di nuovo’, è questa la reazione migliore per superare gli ostacoli”.
Dall’ex capitano azzurro anche frasi di incoraggiamento indirizzate a Lorenzo Insigne, la cui prestazione contro la squadra di Pioli è stata giudicata insufficiente dalla critica: “Lui vuole andare via lasciando il ricordo migliore e credo sia il primo a voler vincere lo scudetto perché sarebbe lui il capitano della storia. Poi a volte succede a lui come agli altri di non rendere al meglio, ma non si risparmia mai da professionista qual è. E’ prima di tutto nel suo interesse”.