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In vista dell’acquisto di un robot aspirapolvere, sono tanti gli aspetti che è utile valutare per riuscire a prendere la decisione giusta. Ne abbiamo parlato con il team di migliorirobot.it, il sito italiano con il maggior numero di robot aspirapolvere recensiti grazie a cui è possibile trovare il modello migliore per la propria famiglia.

Iniziamo dal livello di autonomia: quali sono le prestazioni offerte dai robot da questo punto di vista?

Le performance di pulizia globali sono scarse. Questo vuol dire che maggiore è la quantità di tempo che un robot passa muovendosi in un certo ambiente e più crescono le probabilità che il dispositivo passi in più occasioni nello stesso punto, così da rendere la pulizia più efficace. Per quel che riguarda i tempi di ricarica, in linea di massima sono abbastanza lunghi. Tuttavia sul mercato si possono trovare modelli con un tempo di ricarica pari a un’ora, il che vuol dire che una sessione sola è sufficiente per pulire tutta la casa.

Che batterie sono necessarie?

Questi robot sono dotati di batterie al litio, le quali hanno un impatto notevole, sia sociale che a livello ambientale, dovuto alle lavorazioni di estrazione e poi di smaltimento del materiale. Il litio, per altro, è un materiale raro sul nostro pianeta, e da qualche anno a questa parte viene utilizzato sempre di più. Insomma, chi presta attenzione alla questione della sostenibilità ambientale deve tenere conto di questo aspetto.

Quali sono i fattori che incidono sulle potenzialità e sulle caratteristiche di un robot aspirapolvere?

Per esempio il serbatoio, con riferimento in particolare alla sua capienza. Prima di comprare un robot aspirapolvere occorre riflettere sul fatto che questi dispositivi sono dotati di serbatoi che hanno una capienza minima. In ogni caso, è utile eseguire delle prove di apertura per il serbatoio in cui la polvere viene raccolta. Ci sono modelli che richiedono di rimuovere varie parti, mentre in altri casi il sistema prevede un solo blocco per l’estrazione della spazzola e del serbatoio.

Che funzioni offrono i robot aspirapolvere?

I modelli di ultima generazione presentano la funzione della mappatura. Si tratta di un sistema attraverso il quale è possibile ottimizzare il lavoro proprio grazie alla mappatura dello spazio. Al pari di altre funzioni che hanno a che fare con l’Internet delle Cose, però, anche questa può esporre a rischi specifici di tipo informatico, a maggior ragione nel caso in cui i dati vengano archiviati dal robot su server centralizzati per mezzo di protocolli di comunicazione che non sono protetti in maniera efficace. L’aggiramento degli ostacoli è un’altra comoda funzione, garantita dalla presenza di sensori, mentre la funzionalità di ricarica automatica fa sì che i robot siano in grado di andare da soli verso la base di ricarica nel momento in cui si rendono conto che la batteria si sta per esaurire.

Ci sono altri aspetti che vale la pena di conoscere a proposito di un robot aspirapolvere?

Alcuni modelli sono muniti di sensori tappeti, grazie a cui dopo aver rilevato la presenza di tappeti li evitano o provvedono alla loro pulizia. Degni di nota sono anche i sensori di caduta e anti ribaltamento, che sono preziosi negli appartamenti che si sviluppano su più piani, e che quindi hanno le scale. Con questi sensori, infatti, i robot non cadono perché si accorgono del dislivello. L’avviso programmato, poi, è una funzione per mezzo della quale i dispositivi possono essere attivati da remoto, in base alle necessità.

I robot aspirapolvere sono meglio delle scope elettriche?

In linea generale si può affermare che i robot aspirapolvere garantiscono un buon livello di praticità quando si ha la necessità di assicurare un livello di pulizia minimo, a maggior ragione nel caso in cui in casa ci siano degli animali domestici a pelo lungo. Certo è che non vi si può fare affidamento nel momento in cui devono essere puliti i mobili. Inoltre, sia le scope elettriche che le aspirapolveri a traino riescono ad assicurare un livello di pulizia più approfondito. Un ultimo fattore da ricordare è che se si ha una casa molto grande il robot è costretto a tornare alla base diverse volte in modo da ricaricarsi.