Salerno – Anna Borsa non aveva mai denunciato le minacce, nè lo aveva fatto alcuno dei suoi parenti. La conferma arriva anche dalle parole del comandante dei carabinieri di Salerno, Gianluca Trombetti, che all’indomani della tragedia avvenuta a Pontecagnano Faiano, rilancia l’importanza di segnalare violenze e sopraffazioni. Il vertice dell’Arma ha anche ricordato che, presso la Caserma di Mercatello, sede del Comando provinciale, esiste un’apposita sala d’ascolto che consente di raccogliere le testimonianze in un clima meno ostile e freddo di come può apparire una caserma. I carabinieri di Salerno e la Procura guidata da Giuseppe Borrelli sono al lavoro intanto per chiudere le indagini e ricostruire con esattezza quanto accaduto. È attesa per la giornata di domani l’autopsia sul corpo di Anna Borsa, la giovane parrucchiera trentenne ucciso a colpi di pistola dal suo ex mentre si trovava nel salone di bellezza di via Tevere a Pontecagnano Faiano. La salma della povera donna si trova nell’obitorio dell’ospedale Santa Maria della Speranza. Soltanto l’esame autoptico sarà possibile effettuare i funerali della ragazza, molto probabilmente nel suo quartiere di origine, Mariconda nel Comune di Salerno presso la parrocchia di Maria SS del Rosario. Il presunto omicida della donna Alfredo Erra, 4 0enne di Pontecagnano resta ricoverato piantonato al reparto detenuti del Ruggi d’Aragona di Salerno in attesa di essere ascoltato dagli inquirenti e per meglio chiarire i momenti successivi all’esplosione dei colpi dalla pistola una calibro 7.65 che hanno raggiunto anche l’amico di Anna, Alessandro Caccavale, ricoverato in chirurgia d’urgenza, dopo essere stato intubato ed operato per la ferita a un polmone.
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Femminicidio Anna Borsa, il comandante dei carabinieri Trombetti: “Denunciare è prioritario”
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