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“Un segno molto forte della volontà di proteggere e promuovere il nostro patrimonio culturale, una meraviglia unica al mondo, che nel mondo deve rappresentare la nostra identità”. 

Lo ha dichiarato Federico Conte, deputato di Liberi e uguali, intervenendo nell’aula di Montecitorio, in dichiarazione di voto, sulla nuova legge sui reati contro il patrimonio culturale.

“A quasi venti anni dal codice dei beni culturali – ha continuato Conte -, la riforma voluta dai ministri Franceschini e Orlando ha riordinato e modernizzato la normativa penalistica messa a protezione dei beni culturali, il nostro asset più prezioso, allineandola ai principi europei della convenzione di Nicosia del 2017. La riforma introduce nel nostro ordinamento strumenti di tutela moderni ed efficaci, e mette lo Stato in condizione di utilizzare strumenti di indagine propri della legislazione antimafia, per comminare sanzioni molto severe, colpire i patrimoni illeciti con la confisca, e inibire con sanzioni amministrative, pecuniarie e interdittive, le società che svolgono o si avvantaggiano di condotte illecite contro il patrimonio culturale. Un compendio di norme, organico e coerente, all’altezza della sfida”.