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Napoli – “La mia preoccupazione è che non cominciamo a perdere la testa a Carnevale. Mangiatevi la lasagna, mangiate le zeppole ma tenetevi la mascherina sul volto”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel primo giorno in cui in regione viene meno l’obbligo della mascherina all’aperto che resta però in caso di assembramento. “Per la verità – ha detto De Luca a margine di un’iniziativa a San Valentino Torio eravamo già in zona bianca da una settimana. Con le altre regioni sono stati un po’ più tolleranti ma ci siamo abituati. L’ordinanza per l’uso obbligatorio della mascherina in caso di assembramento rimane in vigore, ma peraltro per decisione nazionale. Stiamo tornando alla vita normale. In Campania abbiamo fatto veramente un miracolo con 10 mila dipendenti in meno nella nostra sanità. Cerchiamo di non perdere quello che abbiamo fatto, un po’ di attenzione, un po’ di responsabilità e ci riprendiamo la vita”.

Sulla guerra in Ucraina – “Ho parlato con il console ucraino a Napoli e, oltre a esprimere la solidarietà, abbiamo messo a disposizione le cose credo più utili e urgenti per loro in questo momento, cioè le strutture sanitarie. In modo particolare – aggiunge – abbiamo offerto la disponibilità ad assistere bambini che dovessero avere problemi sanitari sia al Santobono di Napoli che negli altri ospedali pediatrici della regione ed abbiamo anche messo a disposizione le strutture per l’offerta di medicinali per gli ospedali dell’Ucraina”. “Per il resto – sostiene De Lucacredo che dobbiamo lavorare su un unico obiettivo, evitare per quanto possibile danni alla popolazione civile. Tutto il resto viene dopo. La priorità oggi è evitare che ci siano migliaia di morti civili in Ucraina e da questo punto di vista dobbiamo riattivare, per quanto possibile, tutti i canali diplomatici, al di là delle sanzioni che sono state giustamente stabilite per la Russia. Ma – secondo De Lucadobbiamo lavorare per offrire una via d’uscita anche alla Russia che mi pare si sia ‘incartata’ in questo momento. Noi dobbiamo lavorare per risolvere i problemi, non per esasperare le situazioni, questa è la priorità”.