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NAPOLI – Il consiglio comunale e la larghissima maggioranza di Manfredi ha rischiato di fare notte nel tentativo di regolare la notte.

La movida, infatti, ha tenuto impegnato, alla vigilia di Carnevale, un giorno tradizionalmente cerchiato in rosso sotto l’aspetto della sicurezza, il consiglio comunale che aveva all’ordine del giorno un documento promosso dal consigliere Sergio D’Angelo per istituire una consulta e, di conseguenza, un suo delegato col compito di seguire la spinosa vertenza che vede contrapposti i residenti e i gestori dei locali nei quartieri più frequentati dai ragazzi.

A un certo punto, gli ordini del giorno sono diventati 2 da parte della maggioranza: a quello di D’Angelo, si è affiancato anche quello della consigliera del Movimento Cinque Stelle Flavia Sorrentino che insisteva nell’impegnare l’amministrazione a scegliere un delegato al di fuori dal consiglio comunale.

Una sorta di consulente esterno per il by night, si direbbe.

Fatto sta che, alla fine, in attesa del regolamento della notte e della consulta della notte, e dato che un “delegato” in punta di diritto già ci sarebbe (l’assessore è un delegato dal sindaco), si è trovato un accordo unanime anche con le minoranze per un “garante” della notte capace di “coagulare l’azione dell’amministrazione comunale”.

Assente il sindaco Manfredi, che è scappato il prima che ha potuto dalle lungaggini in cui si impastava la sua maggioranza, per la giunta, mentre il delegato alla sicurezza Antonio De Iesu allargava le braccia, ha parlato l’assessore al turismo Teresa Armato: “Siamo a favore di qualsiasi luogo di partecipazione”.

Dopo che il Tar ha confermato l’ordinanza di Manfredi che dà una stretta ai quartieri della movida per i prossimi 4 mesi, evidentemente, Palazzo San Giacomo avverte l’esigenza di un luogo neutro per far abbassare il livello dello scontro che si registra tra gestori dei baretti e residenti di Chiaia, ad esempio. Ma un luogo, a detta dei maliziosi, che, nello stesso momento, potrebbe servire ad abbassare la temperatura anche della maggioranza con almeno una poltrona in più. Tant’è che potrebbe essere anche istituzionalizzato nel vero e proprio regolamento della notte che si andrà a comporre, come annunciato dal sindaco al momento della sua ordinanza che vuole essere solo temporanea.

E quindi, c’è già chi scommette sul nome di questo garante col compito di fare da cuscinetto tra le parti: Giovanni Piombino, staffista di Palazzo San Giacomo. In quota, perchè, per dirla con Arbore, “ogni giorno la vita è una grande corrida ma la notte no”, Movimento 5 Stelle.