Bisogna urgentemente inserire la Val Fortore – Provincia di Benevento, nella Strategia Nazionale Aree interne. È questa la proposta e l’iniziativa intrapresa dal Medico Andrea Cormano, Consigliere Comunale di Baselice, il quale ha inviato, a tutti i Sindaci dei Comuni della Val Fortore, una richiesta di sottoscrizione di una bozza di documento da inoltrare al Ministro per il Sud e Coesione Territoriale, Mara Carfagna e al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Alle attuali 72 aree interne riconosciute dalla SNAI per la programmazione 2021-2027, saranno destinati 825 Milioni di euro provenienti dal PNRR e 300 Milioni dal Fondo Complementare per le infrastrutture stradali, ai quali si aggiungono ulteriori 310 milioni già stanziato dallo Stato. La Val Fortore non può perdere l’ennesima occasione di rilancio del territorio per provare a frenare lo spopolamento e la marginalità.
Lo spopolamento di questi paesi, si legge nella nota inviata dal Consigliere Cormano, è dovuto a un bassissimo indice di natalità, una alta emigrazione territoriale per motivi di lavoro e un alto tasso di mortalità. Vi è un serio rischio, nel giro di 50-100 anni, di vedere nella Val Fortore, interi paesi fantasma, vanificando tutti i finanziamenti Nazionali, Europei e Regionali che questi Comuni hanno ricevuto negli ultimi 50 anni con spreco di fondi se tale rotta non viene invertita il prima possibile.
I paesi della Valfortore sono già dei paesi con gravissima marginalizzazione per una serie di motivi: registrano una assenza di infrastrutture e di servizi essenziali, distanza elevata dai servizi essenziali, brusco calo della popolazione residente ed un alto tasso di disoccupazione giovanile.
La Val Fortore è una area geografica molto vasta che si estende su 3 province (Campobasso, Foggia e Benevento) delle rispettive 3 Regioni (Molise, Puglia e Campania) e che raccoglie quindi tutti i comuni della Provincia di Benevento e non solo situati lungo il decorso del Fiume Fortore. I paesi di Baselice, San Bartolomeo in Galdo, Castelvetere in Valfortore, Molinara, Reino, San Marco dei Cavoti, Montefalcone di Val Fortore, Foiano di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, Castelfranco in Miscano e San Giorgio La Molara contano una popolazione di circa 20 mila abitanti, che negli ultimi 20 anni ha subito un forte riduzione di oltre il 40% della popolazione totale. Nel frattempo, la Regione Puglia e Molise hanno già inserito i propri rispettivi Comuni della Val Fortore nelle SNAI, mancano all’appello solo i comuni della Regione Campania.
Questo territorio – afferma Cormano – ha tutti i requisiti per essere inserita nella SNAI e per mettere in atto tutti gli interventi di sviluppo territoriale necessari per far uscire il territorio della Val Fortore da questo stato gravissimo di marginalità in cui è costretta a vivere a causa del fatto dell’ assenza di infrastrutture di collegamento e di sviluppo che ne impediscono la crescita nonostante le grandi potenzialità e peculiarità che la Val Fortore vanta in campo agricolo, artigianale, tessile, culturale e paesaggistico.
Tra i Comuni della Val Fortore, prosegue Cormano, esistono già numerose iniziative di cooperazione, condividendo molti obbiettivi in comune basti pensare che quasi tutti fanno parte sia dell’Ambito Socio Sanitario B5 che della Comunità Montana del Fortore. Infatti, lo sviluppo di questi territori potrebbe essere una opportunità per l’Italia intera e per le aziende in cerca di manodopera con la creazione di posti di lavoro proprio in Zone economiche Speciali come potrebbe essere il nostro territorio, che vanta numerose strutture e cattedrali nel deserto
Il consigliere Cormano, nel formulare la sua richiesta, auspica la più ampia condivisione da parte di tutti i Sindaci del territorio al fine di sollecitare gli organi politici regionali e nazionali, nella speranza che le aree interne della Val Fortore coi nostri relativi Comuni possa beneficiare delle stesse opportunità delle aree urbane e costiera.