Napoli – Anche questo sabato mattina del 19 febbraio, i volontari si sono dedicati alla bonifica e alla raccolta rifiuti nei pressi del Parco dei Camaldoli di Napoli e in Piazzetta di Via Giordano Bruni a Marano.
Ricevuto in regalo da un cittadino che vuole dare il suo contributo, un decespugliatore che i volontari hanno utilizzato per togliere le erbacce secche. Inoltre si sono uniti nuovi volontari anche questo week-end, che vogliono dedicare un po’ del loro tempo libero a migliorare l’ambiente.
Due ore ogni week-end e l’aspetto dei due luoghi curati dai volontari, è migliorato notevolmente.
Il gruppo de La Via della Felicità è nato dopo che, Pascal Lemos, coordinatore dell’iniziativa, una notte si è svegliato a causa di una nebbia di fumo che è entrata in casa sua l’estate scorsa, nata dall’incendio di alcuni rifiuti. Questo ha scaturito in lui il desiderio di creare maggiore consapevolezza nei cittadini napoletani, di voler prendersi cura del proprio pianeta.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, ogni tre secondi il mondo perde tante foreste quante sarebbero necessarie a coprire un campo da football. Nel solo 2020 sono stati cancellati 4,2 milioni di ettari di foreste primarie essenziali per la tutela della biodiversità e per arginare i cambiamenti climatici. Nel secolo scorso sono state distrutte la metà delle zone umide del pianeta; il 50% delle barriere coralline sono sparite e, entro il 2050, ne potrebbero sparire fino al 90%. La distruzione degli ecosistemi sta privando il mondo dei pozzi di assorbimento del carbonio, come le foreste e le torbiere, in un momento in cui l’umanità può permetterselo di meno. Il degrado degli ecosistemi sta già mettendo a rischio il benessere di almeno 3,2 miliardi di persone – il 40% della popolazione mondiale.
Il gruppo dei volontari sostiene il precetto 12 dell’omonima guida al buon senso La Via della Felicità, scritta dall’umanitario L. Ron Hubbard che disse: “Ci sono molte cose che le persone possono fare per aiutare a prendersi cura del pianeta. Si inizia con l’impegno personale. Si prosegue suggerendo agli altri di fare altrettanto. L’Uomo ha raggiunto la capacità potenziale di distruggere il pianeta. Ora deve essere portato al punto di essere in grado di salvarlo e di agire per farlo. Dopotutto è il posto in cui viviamo.”
Per questo le iniziative dei volontari non si fermeranno e continueranno nei prossimi week-end. Chiunque volesse organizzare un’attività nella sua zona o volesse ricevere maggiori informazioni può scrivere a [email protected].