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Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa congiunta dei consiglieri del Movimento 5 stelle di Palazzo di Città, Claudia Pecoraro e Catello Lambiase, che questa mattina hanno partecipato all’incontro organizzato dal Comitato Salute e Vita, al quale ha preso parte anche il deputato Nicola Provenza, in merito ad importanti novità sull’oramai annoso problema dell’inquinamento a Salerno e nella Valle dell’Irno dovuto alla presenza delle Fonderie Pisano.
I due consiglieri appoggiano la battaglia dei cittadini e dell’associazione guidata da Lorenzo Forte e promettono di portarla avanti anche nelle sedi istituzionali opportune come il Comune di Salerno.
 
Claudia Pecoraro: «Nel corso della conferenza si è parlato del dovere del sindaco Vincenzo Napoli di intervenire in qualità di massima autorità in tema di sanità sul territorio comunale, ma dobbiamo tenere presente che non è funzionalmente libero e autonomo per prendere decisioni.

Conosciamo benissimo il suo legame con il Governatore della Campania, le sue decisioni sono filtrate da Vincenzo De Luca, tanto che il Governatore stesso è stato cartina da tornasole per poter assorbire i voti di questa tornata elettorale, non ha esitato a scendere in campo in prima persona a fare campagna elettorale, “Salerno è De Luca”. 

Eppure, mentre sostiene di tenerci tantissimo alla salute dei suoi concittadini e delle sue concittadine, tanto da mantenere la Campania come l’unica regione in Italia ad osservare ancora l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, nella “sua” città, nella “sua” Salerno, costringe le persone a morire per malattie oncologiche, mantenendo ancora aperte le Fonderie Pisano, serbando un silenzio ignominioso sullo studio Spes, anche quando interpellato direttamente sulla questione. Noi, in ogni caso, ci batteremo in prima linea per supportare la battaglia del Comitato Salute e Vita per un futuro più sano per i figli e le figlie della nostra terra».
 
Catello Lambiase: «La salute dei cittadini viene prima di ogni cosa: chi si fregia di difendere la salute dei cittadini salernitani con provvedimenti più restrittivi del resto di Italia non può poi fare “orecchie da mercante” di fronte ad una fabbrica che genera inquinamento e malattie in piena città, le Fonderie Pisano. Da medico e da cittadino prestato alla politica non posso che mettere questa battaglia al primo posto delle mie azioni. 
Nel suo discorso programmatico di insediamento il sindaco Napoli ha illustrato i suoi obiettivi da portare a termine nei prossimi cinque anni e non ha trovato nemmeno il tempo di un cenno a quella che è la principale causa di inquinamento ambientale in città. Il primo cittadino è la prima e principale autorità sanitaria e risponderà della sua “dimenticanza” di fronte ai cittadini: in commissione ambiente e sin dal primo consiglio comunale ho posto con forza la mia determinazione ad affrontare questo annoso problema e non mi fermerò di fronte alla mollezza di una amministrazione comunale che è oramai collusa. 
Fortunatamente tante forze cittadine combattono da anni questa battaglia ed a loro va dato il merito di mantenere alta l’attenzione mediatica sul problema, nonostante attacchi e velati inviti a desistere, pagandone il prezzo in prima persona. L’Associazione Salute e Vita troverà in me e nel M5S un alleato in prima linea. Insieme a loro metteremo in campo qualunque azione concreta nelle istituzioni volta alla chiusura della fabbrica. E non tollereremo oltre la solita scusa della delocalizzazione che va avanti oramai da un decennio. I dati dello studio Spes e dello studio epidemiologico che sono a conoscenza del sindaco impongono il lucchetto definitivo a quei cancelli. E’ questo il primo ed unico passaggio che il sindaco Napoli può e deve fare se davvero ha a cuore la salute dei cittadini salernitani».
«Se il Governatore De Luca è davvero così legato alle mascherine – concludono – che le regali anche quando sarà finita la pandemia alle cittadine e ai cittadini che abitano nei pressi delle Fonderie Pisano, almeno non saranno costretti a respirare le polveri sottili. E si degni di rispondere quanto prima sullo studio Spes».