NAPOLI – Quella di oggi è stata una mattinata di ordinario caos sul fronte della viabilità a Napoli. Alla manifestazione degli studenti contro l’alternanza scuola-lavoro che ha paralizzato il traffico dall’area di piazza Garibaldi al Plebiscito (una volta c’erano i disoccupati organizzati), si è aggiunto il mancato funzionamento della Linea 1 della Metropolitana sulla tratta Garibaldi-Dante.
Centinaia di pendolari e utenti della metro hanno dovuto sopportare, per l’ennesima volta, disagi, disservizi e ritardi per nulla leniti da una comunicazione pronta ed efficace di Anm, l’azienda partecipata al 100% da Palazzo San Giacomo che la gestisce.
La quale ha avuto la sola attenzione di incollare davanti ai cancelli chiusi un avviso: “Circolazione temporaneamente sospesa”.
Surreale non meno della scritta “questa non è una pipa” su un disegno che ne raffigurava una di Magritte: i napoletani avevano intuito che le corse della metro erano “momentaneamente sospese”. Non capivano il perchè e fino a quando. Ma di questo Anm non ha informato nemmeno tramite l’unico canale di comunicazione che tiene davvero attivo: la sua pagina Facebook, sebbene abbia precluso la possibilità di commentare i post.
Così, accanto al traffico impazzito, cittadini e turisti hanno avuto la brutta sorpresa di biglietterie e ingressi alle stazioni chiusi, senza alcuna spiegazione. “Questa non è una metropolitana”, è stato il commento più passabile da chi doveva raggiungere il proprio posto di lavoro.
Le corse sono riprese solo dalle 15:18 dallo snodo di Garibaldi.
Tutto questo quando già da tempo si sta ponendo all’attenzione un deficit di comunicazione non da poco se anche esperti e addetti ai lavori (ultimo in ordine di tempo, Roberto Calise) lamentano la costante difficoltà di conoscere lo stato di avanzamento dei cantieri, dei quali sono responsabili Eav e Mn, oltre che della funzionalità della linea, in capo ad Anm, che va in affanno non appena uno solo dei treni ha un guasto.
Ancora per una cronaca surreale: in realtà, da un pò di settimane andrebbe anche meglio se si considera che lo scorso ottobre il servizio si fermò 5 volte in 15 giorni. E la prossima sospensione, è in programma tra giusto una settimana, venerdì 25 febbraio, per uno sciopero.