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La mastoplastica è un intervento chirurgico al seno che viene effettuato per vari motivi sia estetici, sia prettamente sanitari. Può essere di vari tipi in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere:

Mastoplastica Additiva
Mastoplastica Riduttiva
Mastopessi
Mastoplastica Secondaria

Mastoplastica additiva: in cosa consiste l’operazione

La mastoplastica additiva è la più diffusa e la più praticata perché consente a tutte quelle donne che hanno il seno piccolo o un seno che ha perso consistenza negli anni, o svuotato a causa di un allattamento prolungato, di aumentare il volume, o di riempirlo per renderlo armonioso e di forma molto gradevole.

L’operazione viene effettuata tramite l’inserimento delle protesi in una tasca creata dal chirurgo. La posizione delle protesi può realizzarsi, dietro la ghiandola, dietro il muscolo, oppure con la tecnica “dual plane” in parte dietro la ghiandola, in parte dietro al muscolo. Le varie scelte vengono definite in base alla situazione anatomica della paziente, alla sua età, alle sue esigenze, con un’accurata valutazione da parte del chirurgo che cercherà di rispettare sempre l’armonia delle forme, evitando gli eccessi.
L’intervento si effettua in anestesia generale o locale, praticando un’incisione nella parte inferiore dell’areola. La scelta delle protesi che possono essere di vari tipi, sia in relazione alla forma sia in relazione al contenuto, viene sempre concordata dal chirurgo con la paziente tenendo sicuramente conto delle sue aspettative ma ovviamente ,soprattutto delle reali possibilità.

Mastoplastica additiva: prezzi e convalescenza

La durata della convalescenza di questo tipo di intervento dura circa tre mesi. Dopo circa sei ore dall’intervento la paziente potrà comunque lasciare la clinica e rientrare a casa. Potrà accusare nausea, vomito e malessere generale. L’importante è non fare sforzi per almeno una ventina di giorni dopo l’intervento. Dovrà indossare un reggiseno anatomico a protezione del seno e per avere una posizione corretta.

I costi di una mastoplastica additiva possono variare dai 5.000 a 7.000 euro a seconda del tipo di intervento.

Mastoplastica riduttiva

La mastoplastica riduttiva è un intervento di chirurgia plastica per la riduzione di seni troppo grandi. Il chirurgo rimuove in primo luogo, parte dei tessuti adiposi, ghiandolari e di cute della mammella. Successivamente rimodella il seno nella zona dei capezzoli e dell’areola. Questo tipo di intervento ha finalità prevalentemente di tipo estetico anche se un seno molto grande può causare vari problemi: posturali, di irritazione cutanea, limitare la possibilità di fare attività sportive, difficoltà a trovare un abbigliamento adeguato. Si può eseguire anche sugli uomini affetti da ginecomastia.

Mastoplastica riduttiva: in cosa consiste l’operazione

Si pratica un’incisione a partire dall’areola ma ci sono vari tipi di incisione relativi alle dimensioni e alle caratteristiche del seno, motivo per cui è sempre importante una valutazione preoperatoria delle mammelle.
L’intervento si pratica in anestesia generale e può durare un tempo che varia da 90 minuti a 4 ore. Può richiedere un ricovero anche di più di un giorno.

Mastopessi: cos’è

La Mastopessi è un intervento di chirurgia estetica volto a correggere la ptosi mammaria, ossia il seno cadente. La ptosi mammaria è una naturale conseguenza dell’invecchiamento, di una repentina ed esagerata perdita di peso, un numero elevato di gravidanze, un lungo e prolungato allattamento .
La sua comparsa causa alle donne un serio disagio estetico, ma l’intervento è piuttosto complesso e quindi non viene consigliato alle donne con una lieve ptosi ma solo se è di grado medio- grave.

L’intervento avviene in anestesia che può essere locale o generale, praticando una serie di incisioni per poter poi rimuovere la cute in eccesso fornendo una sorta di effetto lifting alle mammelle. L’intervento dura circa due o tre ore a seconda della tecnica adottata.

Dopo l’intervento è previsto un ricovero per qualche giorno dove la paziente viene attentamente monitorata. Si può tornare alle normali attività dopo circa 15 giorni.

Mastoplastica secondaria: quando farla

La mastoplastica secondaria è un intervento di chirurgia estetica che serve a correggere un precedente intervento di mastoplastica additiva che non ha avuto un esito soddisfacente, a causa di asimmetrie, o per la necessità di sostituire protesi deteriorate o per modificare il volume del seno. È una procedura molto delicata e per questo motivo è necessario rivolgersi a chirurghi esperti e competenti.
Le tecniche chirurgiche sono fondamentalmente le stesse di una mastoplastica additiva, di una riduttiva o di una mastopessi e possono prevedere anche la sostituzione delle protesi mal posizionate, scadenti o deteriorate.

L’obiettivo, in ogni caso è quello di restituire al seno una forma naturale e armoniosa. L’intervento avviene con un’incisione praticata nello stesso punto della sutura precedente, correggendo i difetti ed eventualmente sostituendo le protesi, se necessario.
L’intervento viene praticato almeno sei mesi dopo il precedente ,in anestesia locale,dura dai 60 ai 120 minuti e prevede un giorno di ricovero.

Mastopessi e mastoplastica: differenze

La mastoplastica additiva è un intervento per aumentare il volume del seno e avere forme più rotonde ed armoniose grazie all’inserimento di protesi.
La mastopessi invece, chiamata anche lifting del seno è un intervento che mira a risollevare il seno e a risolvere la ptosi. Così un seno cadente può riacquistare una buona forma e anche migliorare il volume.