Tempo di lettura: 3 minuti

Aiello del Sabato (Av) – Il gruppo consiliare Progetto Aiello ha presentato una mozione per chiedere al sindaco il rispetto del contenuto della legge Delrio in tema di parità di genere. I decreti di nomina sono stati promulgati dal sindaco in chiara violazione dell’obbligo sancito dalla Legge n.56/2014 che all’art. 1, comma 137, prevede che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”.

Purtroppo la richiesta di Progetto Aiello è rimasta inascoltata. Aiello si trova ad essere governata da una giunta irregolare per volere di un Sindaco che pensa di poter interpretare la legge a suo piacimento. Cosa altro dobbiamo aspettarci se questo è l’esordio del primo cittadino? Ha giurato di rispettare le leggi, sia coerente con quel giuramento fatto. Qualcuno pensa di essere al di sopra della legge?

Questi i fatti. La giunta del comune di Aiello del Sabato è composta da 4 assessori di sesso maschile, compreso il sindaco, e un assessora di sesso femminile: in base al dato normativo la rappresentanza femminile avrebbe dovuto essere riservata a due componenti.

Il sindaco avrebbe potuto limitare il numero di assessori a 3 cosa prevista dallo statuto comunale, ma evidentemente gli equilibri politici non glielo consentivano.

Rispetto alla richiesta di conoscere i criteri adottati per la scelta degli assessori, il Sindaco ha significato che sulla nomina degli assessori e l’attribuzione delle deleghe, così come previsto dalla normativa vigente, vi è un’ampia discrezionalità appellandosi al contenuto dello Statuto comunale in base al quale il Sindaco nomina i componenti della Giunta promuovendo la presenza di entrambi i sessi.

Di diverso avviso è, tuttavia, il Prefetto di Avellino, il quale, interpellato dal gruppo consiliare Progetto Aiello , ha reso un parere difforme all’orientamento reso dal Sindaco richiamando la circolare prefettizia del 3/10/2017 inviata a tutti i comuni che tra le altre cose , stabilisce che “quando il legislatore predetermina canoni di legalità, ad essi la politica deve attenersi, in ossequio ai fondamentali principi dello stato di diritto”.

La stessa nota del Prefetto stabilisce che gli spazi di discrezionalità politica trovano comunque i loro confini nei principi di natura giuridica posti dall’ordinamento, tanto a livello costituzionale quanto a quello legislativo. Quindi, la legge deve essere rispettata.

Il Consiglio di Stato in diverse sentenze ha avuto modo di stabilire la presenza di un’unica donna nella giunta comunale non garantisce un’adeguata attuazione dell’equilibrio di genere e che il principio di pari opportunità tra uomo e donna non può essere condizionato dall’omissione o ritardo da parte del Consiglio comunale nel provvedere alla modifica dello statuto. (Cons. Stato, Sez. V, sent. n. 4626/2015; Cons. Stato, Sez. V, sent. n. 6073/2013; Tar Campania, Sez. I, 1746/2017).