Benevento – “Ieri, 11 febbraio, alle ore 10:30, ho presentato denuncia alla Procura della Repubblica sulle eventuali responsabilità politiche ed amministrative per la mancata cura, ad oggi, della cocciniglia tartaruga da parte del Comune di Benevento (ovviamente, dell’azione è stata messa al corrente anche la Soprintendenza alle Belle Arti)”. Lo comunica in una nota Ambner De Iapinis, Presidente del Movimento “Benevento Città Verde”.
“Amministratori e dirigenti che, – prosegue la nota – nonostante gli infiniti solleciti espressi dalle molteplici e continue perizie degli esperti, sia della Procura della Repubblica, sia degli stessi agronomi nominati dall’Ente, e da infinite relazioni al riguardo, nulla ad oggi hanno fatto per salvare dal tumore della cocciniglia e da morte certa i pinus pinea di viale degli Atlantici, via F.lli Rosselli e via Pacevecchia. Morte preannunciata per mancanza di volontà strumentale.
La legge obbliga alla cura della cocciniglia tartaruga (toumeyella tarvicornis). Nella parte alta della città, senza quegli alberi che rappresentano un polmone di ossigeno e di fauna, sarebbe sconvolto tutto l’ecosistema. Centinaia di alberi, del valore inestimabile, che dovrà essere risarcito alla città in termini morali e patrimoniali da parte di chi, in modo spregiudicato, ad oggi nulla ha fatto per questo sconvolgente problema.
Attualmente abbiamo ancora in vita, seppur sospesa, la famigerata illegittima Delibera n. 41 del 3 marzo 2020; la delibera assassina, illegittima perché assunta su presupposti sbagliati. Quella delibera è un plotone di esecuzione, perché fondata su un giudizio approssimativo dell’agronomo Andreotti del febbraio 2019 e superato da sé stesso dalla Commissione di esperti di cui lui faceva parte e che si esprimeva in modo totalmente diverso nel maggio 2019. Paradossalmente, la Giunta deliberava e non teneva in considerazione la Relazione della Commissione, nominata dalla Giunta stessa.
Pacificazione? Quattro i punti: Revoca della Delibera n. 41; No alla richiesta di Variante, che vedrebbe escluso il viale degli Atlantici dal Centro Storico, nel prossimo PUC; Immediata cura della cocciniglia; Operazione di ingegneria semplice per il sotterramento delle radici degli alberi, vero problema da risolvere. Operazione non impossibile, visto che, in molti paesi del mondo, da decenni, si spostano finanche palazzi e case su rotaie.
Ora, doverosamente, mi associo a un allarme lanciato da Gazzetta di Benevento in data 6 aprile 2021 e in data 27 gennaio 2022 su un problema a me caro. Lo rivolgo all’avv. Pasquariello, responsabile dei lavori pubblici. Un allarme che interessa l’intera comunità di Benevento, certi che saprà rispondere in modo chiaro ed esaustivo. Poche domande chiare, dove gradiremmo non risposte sommarie, ma risposte certe. Parliamo dei lampioni pastorali in ghisa di corso Garibaldi, capolavori di inizio del 1900.
Queste le domande: in quale fonderia si trovano quei lampioni per il restauro? quali i tempi? in che data certa saranno ricollocati nella propria alcova?
Quelle opere – conclude De Iapinis – sono dei veri capolavori, sono dei monumenti, sono parte della storia di questa città. Siamo certi che l’avv. Pasquariello risponderà in modo esaustivo; di lui ci fidiamo, e non certamente (mi si perdoni) delle ditte appaltatrici”.