Pisciotta (Sa) – Continua la diatriba politica sui… muri di Pisciotta. Al manifesto di Aniello Marsicano consigliere comunale di minoranza e capogruppo della lista ‘Una mano per Pisciotta’ (leggi qui) risponde, ‘stesso mezzo’, il gruppo consiliare di maggioranza Il Ramoscello.
“Il capogruppo di ‘Una mano per Pisciotta’ ha pubblicato un manifesto, firmato in splendida solitudine, dove con enfasi e presunzione sostanzialmente vanifica e irride il tentativo – certamente arduo – da parte del ‘Ramoscello’ di agire unitariamente, nell’esclusivo interesse del paese, alle prossime elezioni amministrative. A questo punto è necessario confutare ‘una tantum’ le confuse argomentazioni del dr. Marsicano anche su altre questioni:
– Il comune di Pisciotta ha attivato nel corso della consiliatura vari finanziamenti ‘a fondo perduto’, tra i quali la ristrutturazione di Palazzo Landulfo, la manutenzione del porto, la strada delle campagne, le fognature di Pietralata per investimenti di oltre 5 milioni di euro.
– I mutui ottenuti per la realizzazione di impianti sportivi (palestra – campo sportivo) sono stati ottenuti al miglior tasso possibile (1%) da parte dell’istituto del Credito Sportivo e dispiace constatare ‘il dispiacere’ della minoranza per la realizzazione di tali interventi.
– Le rifiniture del parcheggio di via Borgo a Pisciotta sono state possibili recuperando vari residui abbandonati su mutui già erogati nel corso dei decenni.
Su un altro piano va precisato che il Comune di Pisciotta ha avuto nel corso delle ultime stagioni turistiche e in particolare del 2021 un incremento di presenze nell’ordine del 40%. Incremento che si è coniugato anche con la qualità delle presenze. Far apparire pertanto il Comune di Pisciotta come un paese in crisi generalizzata non solo è ingeneroso ma è un dato falso che corrisponde ad una visione viziata della realtà, funzionale ad una speculazione pseudopolitica di basso profilo.
La realtà è un po’ più problematica ed articolata e investe – con una pandemia in corso e i progetti del PNRR da approntare – le carenze e le difficoltà strutturali di tutti gli Enti che hanno la connotazione e la dimensione del nostro Comune.
Era su questo che occorreva un’impostazione un po’ più meditata, un po’ più serena, insomma un po’ più seria. La risposta ad un tema così importante ed oggettivo è, invece, quella sconclusionata e senza contenuti, del solito manifesto elettorale. Il firmatario non riesce, evidentemente, a guardare oltre l’orizzonte di sé stesso, forse perché il suo sguardo miope non è capace di osservare orizzonti ma soltanto il muro di sempre, frutto di schemi e contrasti antiquati”.