Caserta – Il Tribunale di Napoli Nord ha accolto il ricorso dei sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm, dichiarando l’antisindacalità della condotta della Fib Spa; si tratta dell’azienda di produzione di batterio al litio da poco insediatasi a Teverola (Ce) nell’ambito della reindustrializzazione dell’ex sito Whirlpool con il reimpiego di circa 75 lavoratori provenienti dalla multinazionale americana. La vicenda su cui è intervenuto il tribunale aversano è avvenuta nel dicembre scorso, quando Fim, Fiom e Uilm proclamarono un ora di sciopero alla Fib, per ogni turno di lavoro, per protestare contro gli impegni dichiarati in sede ministeriale, ma poi disattesi, di integrare economicamente il trattamento di cassa integrazione per i lavoratori.
L’azienda reagì contestando ai lavoratori l’abbandono del posto di lavoro e sanzionandoli con 3 giorni di sospensione. I sindacati hanno così fatto ricorso al tribunale sulla base dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, ritenendo che la condotta dei vertici societari rappresentasse un “attacco al diritto di sciopero e alle libertà sindacali sanciti dalla Costituzione”. Il Tribunale ha riconosciuto l’illegittimità del comportamento della Fib. “Le organizzazioni Sindacali – si legge in una nota delle segreterie casertane di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm – continueranno ad essere sempre vigili sul territorio per contrastare ogni minimo tentativo di chicchessia di calpestare la dignità dei lavoratori e di limitarne la libertà sui luoghi di lavoro impedendogli le agibilità sindacali sanciti dalla nostra Costituzione”.