“Appena 13 ambulanze per una popolazione di un milione di abitanti. Di queste, oltre la metà non effettua servizio notturno e buona parte non hanno medico a bordo. Il tutto a scapito della qualità dell’assistenza, con tempi di intervento che si allungano inevitabilmente e che sono all’origine di tensioni che spesso sfociano in aggressioni ai danni degli operatori sanitari”. Lo denuncia Maria Muscarà, consigliera regionale, che ha presentato una interrogazione al presidente della giunta regionale della Campania. “Uno scenario vergognoso quello del servizio di 118 a Napoli città – commenta la consigliera regionale – dove dei 15 mezzi a disposizione, due sono dislocati a Capri, mentre è di questi giorni la soppressione dell’ennesimo mezzo di soccorso notturno di stanza all’ospedale Incurabili. Senza dimenticare che i pochi mezzi a disposizione vengono utilizzati anche per il trasporto di malati Covid e che, effettuato il servizio, dovranno restare fermi ai box per ore nell’attesa che si effettuino tutte le necessarie operazioni di sanificazione. Nel frattempo, all’Ospedale del Mare sono in bella mostra da mesi file di ambulanze, alcune in attesa di manutenzione, altre nuove di zecca ma inutilizzate per carenza di personale”. Nella sua interrogazione, Muscarà ricorda infine che “è completamente disattesa in Campania la normativa nazionale che stabilisce l’attribuzione di un mezzo di soccorso avanzato per ogni 60mila residenti in un’area non superiore a 350 chilometri quadrati”.
La consigliera regionale Muscarà: “Soppressa l’ambulanza degli Incurabili, a Napoli sono appena 13 i mezzi del 118”
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