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“Non posso che condividere le parole del sindaco di Vitulano, Raffaele Scarinzi, in merito al progetto per il completamento della Fondovalle, che – come ripetiamo da tempo – presenta molteplici criticità.

Si tratta di un progetto risalente a 20 anni fa e che pertanto, ad oggi, qualunque buona amministrazione riterrebbe opportuno aggiornare sulla base delle caratteristiche e delle esigenze del territorio, necessariamente cambiate nel tempo. Il tracciato previsto dalla Provincia incrocia e travolge totalmente vigneti storici con produzioni vinicole di eccellenza – che esprimono anche una potenzialità turistica – e una volta realizzato, impatterebbe fortemente su terreni destinati alle coltivazioni agricole, senza contare il danno che un’opera di siffatte dimensioni arrecherebbe al paesaggio rurale.

Nonostante l’intervento della Soprintendenza che ha esplicitamente chiesto alla Rocca di tener conto dell’alternativa al tracciato proposta dal comune di Vitulano,  e lo stesso comune più volte si sia reso disponibile al confronto sul tema, raccogliendo in cambio una disponibilità solo formale da parte della Provincia, oggi registriamo l’esito naturale dell’inerzia dell’ente: una contrapposizione di carattere amministrativo che porterà a una serie di ricorsi e probabilmente alla perdita del finanziamento di oltre 40 milioni di euro.

Com’era prevedibile, il Comune di Vitulano non renderà possibili gli espropri necessari alla realizzazione dell’opera  e si assisterà quindi a un inasprimento dei rapporti tra le istituzioni che era del tutto evitabile. Tra l’altro occorre sottolineare come la Provincia in maniera spregiudicata riporti nel verbale della Conferenza dei Servizi il parere solo parziale della Soprintendenza, mancando di aggiungere – come precisato in quell’occasione – che il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica propedeutica all’esecuzione delle opere, sarebbe avvenuto solo a fronte di un progetto esecutivo.

Ad oggi prendiamo atto che la Provincia di Benevento preferisca agire in ossequio a degli interessi che non coincidono con quelli del territorio, fino al punto di rischiare la perdita di oltre 40 milioni di euro, quasi per un capriccio. Naturalmente non possiamo consentire che ciò avvenga senza alcuna conseguenza. Da parte mia, sottoporrò quanto prima la vicenda ai ministeri competenti in materia”.

Così in una nota, l’onorevole Pasquale Maglione.