Parma – Beppe Iachini è consapevole dell’importanza della sfida di Benevento. La gara contro i giallorossi di Fabio Caserta può dare al Parma la spinta necessaria per risalire la classifica. Ecco perché in casa ducale si preferisce non lasciare nulla al caso, anticipando la partenza per il Sannio. Di riflesso, il tecnico di Ascoli Piceno è intervenuto quest’oggi in conferenza stampa, parlando a due giorni dal match del “Ciro Vigorito“. Iachini si è soffermato sul momento che sta attraversando il Parma e, naturalmente, sugli ultimi colpi di mercato che hanno portato alla sua corte due attaccanti di esperienza come Simy e Pandev.
Convocati – “Le convocazioni devono tener conto di alcune problematiche. Andiamo a Benevento un giorno prima, portiamo qualche ragazzo in più e poi valuteremo il recupero. Inglese e Benedyczak hanno qualche acciacco, partiranno con noi e poi vedremo come saranno messi. Abbiamo un viaggio importante da sostenere, giochiamo sabato alle 14 e vogliamo fare le cose con calma, sostenere un allenamento a Benevento e smaltire il viaggio“.
Centrocampo – “Devo ringraziare il presidente e i direttori per l’impegno, il mercato di gennaio è difficile e non si può fare tutto. Complessivamente abbiamo fatto il massimo per inserire giocatori che alzassero il tasso tecnico e portassero qualche gol. Simy e Pandev ci danno qualche numero in più sotto questo aspetto. Arriviamo spesso a ridosso dell’area ma non sempre siamo precisi. A questo si è aggiunta la sfortuna, dopo Alessandria abbiamo perso Inglese e Benedyczak. Abbiamo aggiunto giocatori con maggiore esperienza, ora siamo questi e dobbiamo risalire con questo gruppo. Lo possiamo fare. Chiaramente dobbiamo velocizzare l’inserimento dei nuovi e stiamo recuperando giocatori come Cassata, Costa e Coulibaly, ragazzi che sono stati fermi a lungo. Dobbiamo lottare insieme ai tifosi per recuperare fiducia attraverso i risultati. Abbiamo subito una retrocessione, veniamo da un inizio difficile, ma adesso serve compattarsi. I ragazzi hanno bisogno di fiducia per fare le scelte giuste anche in campo“.
Nuovi – “Ho lavorato un mese e mezzo con questi ragazzi e ho percepito che dovevamo crescere sul piano dell’esperienza, saper leggere le partite, soprattutto in zone di campo dove spesso non facciamo la scelta giusta. Con il Crotone siamo arrivati più di dieci volte in situazioni dove poi non abbiamo neanche tirato, quando potevamo fare il due a zero. Sarà importante per i giovani allenarsi con compagni che fanno scelte giuste, calciano in porta. Il calcio è uno sport di qualità, di scelte, saper mirare nel punto giusto anche in funzione del portiere. L’ultimo arrivato Oostewalde ha gamba, spinta offensiva, va indirizzato. Lavorare con ragazzi come Pandev e Simy aiuterà tutti, dobbiamo creare un gruppo che potrà stare sulle sue gambe anche nella prossima stagione. Il modulo conta poco, gli esterni devono trovare i tempi per attaccare l’area, essere propositivi, mentre Vazquez ci da più soluzioni. Servono i risultati per fare la scelta giusta senza pressioni. Sarebbero bastati un paio di episodi per avere più punti e soprattutto maggiore autostima ed entusiasmo“.
Classifica – “Per risalire servono coraggio e personalità. Con il Crotone lo abbiamo fatto e abbiamo preso gol su una palla in nostro possesso. Dobbiamo portare la squadra a ridosso degli attaccanti per supportarli, dopo bisogna essere più concreti e fare la scelta giusta. Aumentare il tasso di pericolosità sarà fondamentale“.
Pandev e Simy – “Sono con noi da tre giorni, alla vigilia della partita saranno loro a dovermi dire come stanno. Dobbiamo valutarli, Simy, ad esempio, ha avuto il Covid dieci giorni fa, serve dare loro tempo per essere utilizzabili. Entrambi mi hanno dato massima disponibilità per aiutare il gruppo a crescere“.
Esterni – “Conta la predisposizione. Anche l’Atalanta ha due esterni, ma sono offensivi. Se giocassi con tre punte la sostanza non cambierebbe. Sicuramente gli esterni devono essere più spregiudicati, non avere il freno a mano tirato. Conta l’interpretazione del modulo, gli esterni devono arrivare in area e proporsi sul secondo palo“.
Aspetto mentale – “L’esperienza mi dice che dopo una retrocessione è sempre difficile. Se la ripartenza non è giusta, il timore contagia anche i nuovi. Dobbiamo battere il ferro e migliorare, lavorare sui margini di crescita, servono l’allenamento e la ripetizione. Tutti i moduli sono propositivi se interpretati nel modo giusto, contano le caratteristiche dei giocatori. Volevo giocare con Vazquez dietro le punte e con quattro difensori, poi ho capito che serviva altro. I moduli li fanno le caratteristiche dei giocatori. Vazquez ti permette di costruire un vestito equilibrato in fase di possesso palla e non. Se alzi la sfera e la difendi, dai modo alla squadra di salire. Occorrono coraggio e interpretazione“.
Miglioramenti – “E’ mancata la partita, il lavoro fisico e aerobico è stato fatto, ma il minutaggio è fondamentale. La partita ti fa fare delle corse diverse da quelle in allenamento. Non abbiamo potuto fare neanche un’amichevole, la continuità va ritrovata con il ritmo partita e dobbiamo portare tutti in condizione“.
Man – “Lui ama giocare a piede invertito e noi abbiamo anche Vazquez. Parlo con il ragazzo, si allena bene e lui è uno di quelli che può determinare il modulo e darci tanto. Ha capito che può aiutarci in più ruoli e non solo giocando a piede invertito. Cercheremo di sfruttarlo. Finché sono qua, sono tutti importanti, con cinque cambi a disposizione sono tutti sullo stesso piano. Per questo ci serve prontezza. Coulibaly è entrato ma era fermo da due mesi, chiaramente poteva essere al meglio. Sicuramente abbiamo giocatori che tra qualche anno diranno la loro. Noi possiamo fare come l’Atalanta, sfornare giocatori e salire, la logica è quella. Bernabé, ad esempio, è un altro giocatore che ha qualità. Questi ragazzi entreranno e sbaglieranno, perderemo punti, ma la nostra crescita passa dai loro errori e dai loro miglioramenti. Benedyczak, Bonny, Coulibaly, sono solo alcuni nomi, in allenamento fanno cose che poi in partita non fanno, dobbiamo avere pazienza ed essere coscienti che ci sono tantissimi giovani interessanti“.