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Avellino – Nessun ammanco del “Teatro Carlo Gesualdo” di Avellino. Lo ha stabilito la Corte dei Conti, che ha prosciolto da ogni addebito tutti i protagonisti dell’ultima gestione dell’ente culturale. Mancanza contabile che in un primo momento era stata quantificata intorno ai 118 mila euro e veniva contestata all’intero Cda dell’Ente, composto in quegli anni dal presidente Luca Cipriano e dai consiglieri di amministrazione Salvatore Gebbia e Carmine Santaniello. Il prossimo 4 aprile è in programma l’udienza davanti al GUP che vedrà coinvolti ancora i componenti del Consiglio di amministrazione e i responsabili del Settore Biglietteria.

Il comune di Avellino, secondo la condanna della Corte dei Conti, dovrà versare circa 15mila di spese legali. Attraverso un post sui social, Cipriano scrive: “Dopo anni di veleni, ecco arrivare una prima, importante verità che non ripaga delle sofferenze patite ma restituisce quantomeno trasparenza e dignità al nostro impegno per la cultura”.