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Napoli – Sono 350 i percettori del reddito di cittadinanza che il Comune di Napoli impiegherà a supporto del proprio personale per la manutenzione del verde in città.
Due i progetti: il primo che prevede l’impiego di 52 unità a supporto dell’hub di Soccavo, il secondo che invece rafforzerà il personale delle Municipalità attraverso l’impiego di 300 percettori.

‘Il reddito di cittadinanza è uno strumento indispensabile per sostenere le fragilità dei nostri territori – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredied è anche uno strumento utile per poter avviare al lavoro persone che sono state espulse dal mercato e che non hanno le qualifiche utili per dare il proprio contributo. Bisogna rompere l’approccio per cui si guarda al reddito di cittadinanza come a uno strumento assistenziale per il Sud: il reddito è strumento per rispondere alle emergenze sociali non solo del Mezzogiorno”.

I progetti rispondono alle disposizioni contenute nella Legge di Bilancio dello Stato per l’anno 2022 che obbliga i Comuni ad avvalersi di almeno un terzo dei beneficiari del reddito per l’attuazione di progetti di utilità collettiva. I 350 percettori in una prima fase saranno formati, poi affiancheranno i giardinieri comunali e – come spiegato dall’assessore al Verde, Vincenzo Santagada – ”poi saranno responsabili della gestione del verde orizzontale nell’intera città e nelle Municipalità collaboreranno a ripulire i parchi dai rifiuti. Ci avviamo – ha aggiunto – a una nuova pagina nella cura del verde urbano, un verde manutenuto e pulito”. I primi due progetti di utilità collettiva riguardano dunque il verde, ma l’amministrazione già è al lavoro per presentare progetti simili per impiegare i percettori anche in altri ambiti dal culturale al sociale.

‘Oggi presentiamo una manifestazione d’interesse – ha sottolineato l’assessore al Lavoro, Chiara Marcianiche permetterà a enti del Terzo settore, ad associazioni, a fondazioni, ma anche ad altri enti pubblici, con sede nel territorio comunale, di poter accogliere e avvalersi di percettori. La Legge di Stabilità ci impone di dare occupazione ad almeno un terzo dei percettori e dunque in questo modo offriamo a una platea di circa 36mila percettori la possibilità di svolgere lavori di utilità pubblica, ma lo scopo più importante – ha evidenziato – la formazione che dia loro anche una certificazione delle competenze apprese durante il percorso in modo da rendere più semplice l’ingresso nel mondo del lavoro”.