Eboli (Sa) – Il racconto di Fatijha Chakir delle grandi difficoltà incontrate nel percorso di tumulazione della madre islamica (leggi qui) ha scosso i molti intervenuti sabato sera al Museo dell’Operazione Avalanche.
MOA, presieduto da Marco Botta, teatro di ‘Marocco chiama Italia’, manifestazione ottimamente organizzata dal medico missionario Vincenzo Mallamaci, presidente dell’Associazione Internazionale Onlus ‘E ti porto in Africa’.
Passo il momento solenne degli inni nazionali, la comunità islamica – chiamata a raccolta dalla prestigiosa presenza di Abdelkader Naji, Console generale nel sud Italia per il Regno del Marocco – ha chiesto la moschea.
Il sindaco Mario Conte non si è sottratto: “Se ci dovesse ufficialmente giungere, da parte della comunità islamica, una istanza per la costruzione di una moschea sul nostro territorio, non avremo nessuna preclusione nell’analizzarla.
In verità, in particolare nel quartiere di Santa Cecilia dove vivo e dove risiede una grossa comunità di stranieri con i marocchini in primis, manca anche una bella chiesa. Magari le costruiremo insieme…”.