Tempo di lettura: 3 minuti
NAPOLI – Una commissione speciale per riformare le Municipalità: il consiglio comunale ha dato l’ok all’unanimità alla costituzione del gruppo di lavoro paritetico, con la presenza di tutte le rappresentanze politiche, al fine di dare nuove regole ai parlamentini e alle giunte di quartiere.
 
Dopo il via libera della Sala dei Baroni, la commissione potrà vedere la luce già la prossima settimana.
 
La riforma delle Municipalità, paradossalmente, si avvia in un momento di grossa tensione interna dei partiti di maggioranza che ancora non hanno trovato accordo per farle funzionare al meglio, con veti incrociati che tengono, a quasi 4 mesi dalle elezioni, ancora al palo proprio le istituzioni di quartiere.
 
Tuttavia, nella Sala dei Baroni, tutti, sia di centrodestra che di centrosinistra, si sono detti d’accordo per una riforma.
 
E quindi, all’insegna dell’ “ora o mai più”, l’obiettivo della riforma sarà quello di renderle più agili e funzionali. Si comincerà mettendo sul tavolo il taglio del numero dei consiglieri, ad oggi 30 per ognuna delle dieci. Poi un consistente budget economico in modo da renderle autonome. La dotazione di uffici amministrativi, di ragioneria e di progettazione in modo che possano presentare a Palazzo San Giacomo proposte con un iter già avviato.
 
“E’ una riforma essenziale per i cittadini – spiega Pasquale Esposito, presidente in quota Pd della commissione Statuto e Regolamenti che si è fatto promotore della iniziativa – Le Municipalità, così come sono state disegnate nel 2005, non si sono dimostrate in grado di incidere più di tanto nella vita quotidiana dei quartieri. E’ giusto, quindi, rivedere le loro regole. Credo che, con un buon lavoro di squadra, la commissione speciale a cui si è data vita, nel giro di un anno possa portare la riforma in porto. Sarebbe il timing giusto perché saremmo ancora lontani dalla nuova tornata elettorale e quindi senza tensioni e retropensieri particolari”.
 
“Io – continua Esposito – credo che questa sia davvero un’occasione storica: siamo in tanti, oggi consiglieri comunali, che abbiamo maturato in precedenza un’esperienza nelle Municipalità e sappiamo bene quindi quanto, con queste regole, sia difficile dare risposte concrete ai cittadini”.
 
Una delle idee che Esposito porterà al tavolo della riforma sarà quella di allineare i servizi alle esigenze specifiche dei vari quartieri, in modo tale da dare risposte più veloci e dirette ai cittadini: dall’igiene urbana alla sicurezza. Magari, con quest’ottica, si potrà rispolverare anche l’idea del vigile di quartiere: “A tal proposito – fa presente il rappresentante dei dem – La scelta della giunta di assegnare 4 vigili tra i nuovi arrivati col concorsone della Regione a ogni Municipalità va già nella direzione giusta”.