Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Biagio Flavio Mataluni,
presidente Confindustria Giovani Benevento.
“Bollette dell’energia raddoppiate o addirittura triplicate. E’ questo che da giorni risulta confrontandomi con amici e colleghi a capo di imprese su tutto il territorio italiano.
Ed è inaccettabile, semplicemente. Inaccettabile non a livello morale, ma proprio a livello pratico: con costi doppi o tripli il 50 per cento delle imprese fallirà, e sarebbe naturalmente una catastrofe se andasse in fumo il 25 per cento del Pil italiano o giù di lì.
Di fronte a questi dati la politica ha il dovere di intervenire ad horas e scongiurare una catastrofe. Come? Purtroppo, com’è noto scontiamo una dipendenza energetica figlia di scelte del passato, politiche e referendarie (i no al nucleare) ma è inutile piangere sui kilowatt consumati.
L’Italia oggi ha già raggiunto un buon livello in termini di investimenti sulle rinnovabili.
Ora serve la politica: bene ha fatto il presidente dell’Asi di Benevento, Luigi Barone, a lanciare un appello a De Luca e Giorgetti in tal senso.
Dal canto mio, e guardandola da un punto di vista imprenditoriale, di chi con questi problemi si confronta tutti i giorni, dico che servono incentivi per le aziende spendibili subito: un credito d’imposta simile al superbonus 110 per cento con opportunità di cessione del credito ad intermediari finanziari, in modo da evitare tutte le prassi bancarie sul merito creditizio, per gli investimenti in impianti di produzione di energia per autoconsumo da fonti rinnovabili, con le aziende che possono raggiungere l’indipendenza energetica, e grazie ad essa essere competitivi su scala globale.
E’ chiaro che in questo modo tutte le aziende sfrutterebbero l’opportunità: chi non vorrebbe abbattere del 100 per cento il costo dell’energia?
Una politica lungimirante opererebbe in tal senso, e soprattutto velocemente: perché se l’obiettivo per contro fosse puntare all’abbassamento dei costi, che pure arriverà, sarebbe come uscire di casa in costume in pieno inverno solo perché è comparso un raggio di sole”.