Napoli – La cultura non si ferma, meno che mai il teatro e pur in un momento di difficoltà, il Teatro Serra riapre al pubblico con una stagione teatrale improntata alla sperimentazione, laboratori di recitazione e la seconda edizione del “Premio Serra – Campi Flegrei” un nuovo canale YouTube(Teatro Serra), per raccontare le attività legate al Premio e che presto ospiterà una rubrica sull’attore curata da Pietro Tammaro, attore, formatore e actor coach, fondatore, insieme con Maura Palumbo, regista e drammaturgo dello spazio teatrale di Fuorigrotta (in Via Diocleziano 316, adiacente all’Osservatorio Vesuviano): «saranno interviste con i protagonisti della scena napoletana, che verteranno sul ruolo dell’attore e sulle scelte di vita che comporta, in questa realtà specifica e più in generale, in questo momento storico» dice Tammaro.
La stagione 2022 – Quattro gli spettacoli del cartellone, tutti improntati alla ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi, calendarizzati durante i fine settimana, dal venerdì alla domenica – venerdì e giovedì ore 20:00, domenica ore 18:00 – Il biglietto di ingresso, è di 10€. Posti limitati, per informazioni su tutte le attività e prenotazioni agli spettacoli: [email protected], 347 8051793, 320 3348355
Si comincia il 28, 29 e 30 gennaio con “Ossa” lo spettacolo del collettivo Nigredo ispirato ad una favola inuit. Testo e regia di Paola Maria Cacace che è anche interprete insieme con Veronica D’Elia, Caterina Ardizzon, autrice delle illustrazioni e Paolo Montella, musicista e autore delle musiche.
Dall’11 al 13 febbraio andrà in scena “La misteriosa scomparsa di W” di Stefano Benni, con Giulia Piscitelli, per la regia di Mauro Palumbo.
Dall’11 al 13 marzo sarà la volta di Margherita Romeo e Sarah Paone, dirette da Ludovica Rambelli e Victoria De Campora con “Le signore” testo satirico sulla società contemporanea di Roberto del Gaudio
Si chiude l’8, il 9 e il 10 aprile con “Gaetano, favola anarchica” storia di Gaetano Bresci l’anarchico che nel luglio del 1900 uccise Umberto I, Re d’Italia raccontata attraverso la favola di Gianni Rodari “A toccare il naso del re”. Una produzione Contestualmente Teatro, testo e regia di Riccardo Pisani con Nello Provenzano. Musiche originali di Lenny Pacelli. Elementi di scena a cura di Francesca Rota.
Il bando della seconda edizione del “Premio Serra – Campi Flegrei” – Insieme con la stagione teatrale, la novità più importante di questo inizio d’anno, è l’apertura della seconda edizione del bando del “Premio Serra – Campi Felgrei” alla vocazione teatrale, per monologhi. Un progetto al quale i due artisti tengono molto: «è probabilmente il progetto del quale siamo più fieri – prosegue Tammaro – In un momento molto difficile, di fermo forzato, ha dato la possibilità a molti artisti di mettersi in gioco e ci piace l’idea di non porre limiti di età o formazione. Scoprire e far germogliare nuovi talenti, resta per noi una vocazione, per questo di teniamo molto ai nostri corsi di teatro, che proseguono e presso i quali ospiteremo, come insegnanti, gli artisti che si esibiranno nel nostro spazio teatrale».
Due le sezioni previste: Attrici/Attori e, novità dell’edizione 2022, Autrici/Autori per altrettante categorie di concorso, migliore monologo dal vivo e migliore monologo inedito. Una Giuria Selettiva valuterà, rispettivamente, il miglior provino e il miglior testo inviato e sceglierà, per ciascuna categoria di concorso, sette finalisti per un evento conclusivo dedicato, durante il quale una Giuria di Qualità, composta da addetti ai lavori e personalità illustri dei Campi Flegrei, decreterà il vincitore di ciascuna sezione. Sono ammessi a partecipare al Premio autrici ed autori, attrici e attori, professionisti e non, senza limiti di età. Il monologo proposto, della durata massima compresa tra 5 e 7 minuti, può essere di qualsiasi genere e natura, in lingua Italiana o in dialetto, edito o inedito, di autore conosciuto o meno, può essere tagliato, lavorato, stravolto. Alle audizioni della sezione Attori, che si svolgeranno presso la sede del Teatro Serra, i candidati dovranno portare con sé, una copia cartacea da lasciare agli atti.
I vincitori finali, si aggiudicheranno una somma in denaro, pari a 500 euro per gli Attori ed a 300 euro per gli Autori. Si può richiedere la scheda di partecipazione all’email [email protected]. La domanda, da inviare entro e non oltre il 31 marzo 2022, con oggetto “Premio Serra – Campi Flegrei”, dovrà essere inoltrata allo stesso indirizzo di posta elettronica e contenere: la scheda di partecipazione firmata, un breve Curriculum artistico del candidato, la ricevuta del versamento delle spese di segreteria (da effettuare tramite bonifico bancario da 30€ all’ IBAN: IT89 J054 2403 4850 0000 1001 264, intestato ad “Associazione Teatro Serra – Via Diocleziano 316, 80125 – Napoli” con causale “Spese di segreteria – Premio Serra – Campi Flegrei”).
Ciascun partecipante è tenuto ad indicare nella scheda di partecipazione, insieme con le proprie generalità, il monologo oggetto di selezione e la sezione per la quale intende partecipare. Si può concorrere per entrambe le categorie: in tal caso, occorrerà versare un’unica volta le spese di segreteria. Il mancato rispetto delle modalità indicate, comporta l’esclusione. La composizione della Giuria, il cui operato è insindacabile, sarà resa nota sia in preliminare, che finale. Per informazioni: [email protected], 347 8051793, 320 3348355
Ossa, il primo spettacolo della stagione – Ispirato alla favola inuit “La donna scheletro”, lo spettacolo intende rappresentare il viaggio metaforico alla ricerca di se stessi – oltre le identità cucite addosso da altri – di Arianna, una donna che decide di liberarsi dai vincoli del passato e della famiglia: il lancio nel vuoto, dall’alto di una scogliera per un suicidio anch’esso metaforico (pur nelle sue conseguenze estreme), sancirà la nascita di due diverse parti del Sé: la Arianna Morta, sempre presente, contrapposta ad una Arianna Viva, determinata a non assecondare le imposizioni sociali, finendo per andarsene e rifiorendo a nuova vita. «Con questo testo decliniamo, in chiave femminile, il mito dell’eroe ispirandoci ad una favola in cui le due Arianna trovano una rappresentazione reale – spiega Paola Maria Cacace, giovane attrice e performer napoletana, diplomata all’Accademia del Teatro Bellini e regista dello spettacolo – Nella cultura inuit, le donne eseguono dei canti rituali dalle incredibili armonizzazioni, prodotte stando a coppie l’una di fronte all’altra. Oggi è un rito, un tempo era un gioco e chi rideva per prima, perdeva». E, come un gioco, l’intera messa in scena è stata concepita: una giostra nella quale, ciascun personaggio ha il suo passo e ritmo; e, in corrispondenza di ogni cambiamento, cambia anche il linguaggio artistico, nel quadro di un allestimento suggestivo ed essenziale, in cui scarni elementi vengono integrati da evocativi movimenti di luce, scanditi dal tappeto sonoro, eseguito dal vivo dal musicista e compositore di musica elettronica Paolo Montella. Sul palco, insieme con Paola, ci sono l’attrice Viviana D’Elia e l’illustratrice ed artista visuale di origine veneziana Caterina Ardizzon. «Il risultato scenico complessivo è nato dalle improvvisazioni condotte durante le prove. Ci è piaciuto mettere sotto sopra le vite che raccontiamo e, ad ogni capovolgimento degli eventi, Caterina interviene dal vivo, sull’intero spazio visivo, modificando l’emotività dei personaggi», conclude la regista.
Il collettivo Nigredo nasce nel settembre del 2020, fondato dalle artiste Caterina Ardizzon, Paola Cacace e Veronica D’Elia per accogliendo la sfida di creare uno spettacolo teatrale da remoto, senza la possibilità di incontrarsi. Col definirsi del progetto, si unisce al gruppo il musicista e compositore di musica elettronica, Paolo Montella. Il nome si ispira alla prima fase del processo alchemico. «Abbiamo trovato una forte assonanza tra il nostro modo di creare e ciò che può rappresentare, ovvero il processo di putrefazione della materia necessario per dar vita all’armonia degli elementi» raccontano le attrici che, con lo spettacolo “Ossa” hanno vinto è il primo Festival del Teatro Spaccato di Roma, un’iniziativa volta a riportare il teatro in periferia, dopo la pandemia.