Determinate a palazzo Mosti le indennità spettanti al sindaco, al suo vice, agli assessori e al presidente del Consiglio Comunale. E’ questo uno degli ultimi atti a firma della dottoressa Maria Carmina Cotugno, non riconfermata nella carica di segretario generale.
Superfluo – ma doveroso – ricordare che la definizione delle spettanze è legata alle previsioni normative e in particolare ai contenuti del Tuel e del decreto 119/2000 che all’articolo 1, comma 1, recita: “Le indennita’ di funzione per i sindaci ed i presidenti delle
province e i gettoni di presenza per i consiglieri comunali e provinciali per la partecipazione a consigli e commissioni sono fissati in relazione alle categorie di amministratori e alla dimensione demografica”.
Il Comune di Benevento, in base alla tabella stilata da Viminale e Mef, pur con una popolazione che si attesta intorno ai 60mila abitanti rientra nella fascia che va da 100.001 a 250.000 abitanti in quanto capoluogo di provincia.
Ed è proprio in base a questa classificazione che sono determinate le indennità degli amministratori. Partendo da quella base spettante al sindaco, pari a 5.010,00 euro, al vice sindaco è corrisposta un’indennità mensile di funzione pari al 75% dell’indennità del sindaco mentre al presidente del Consiglio e agli assessori spetta un’indennità pari al 60% di quella che viene corrisposta al sindaco. L’indennità è dimezzata per gli amministratori che sono lavoratori dipendenti e hanno comunicato di non aver richiesto l’aspettativa. In base a questo e tenute presenti le maggiorazioni e decurtazioni, le indennità sono così determinate: