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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Rosetta De Stasio, Consigliere Comunale “Prima Benevento”.

“A Benevento è partito il progetto “REBY”, un nuovo servizio di mobilità sostenibile e condivisa che prevede 400 mezzi tra scooter e monopattini elettrici al servizio dei cittadini.

Iniziativa assolutamente condivisibile che però necessita, per poter decollare veramente, di una programmazione precisa che preveda un piano di controllo sistematico sul corretto utilizzo e deposito dei mezzi, così come è stato già fatto in altri comuni e come si accinge a fare anche il Governo.

Negli ultimi giorni si è avuto modo di constatare l’abbandono selvaggio dei monopattini elettrici nelle zone più svariate della città, lontano dagli stalli appositamente predisposti per il loro parcheggio e/o deposito, per molte ore.

Ciò, oltre a favorire il danneggiamento dei monopattini, che sono pubblici, non consente ad altri cittadini l’utilizzazione degli stessi.

A tal proposito ed in tali sensi ho presentato un’interrogazione alla segreteria del Comune.

Altro problema da me affrontato con apposita interrogazione è quello relativo alle storiche palestre della scuola Mazzini. Risultano abbandonate da anni, forse inagibili, e non vi è traccia, nel programma di mandato del Sindaco, di alcun progetto che preveda una loro ristrutturazione ed una loro conseguente utilizzazione. Oltre a costituire un bell’esempio di architettura, le suddette palestre sono ubicate nella parte centrale della città e sono sempre state utilizzate, oltre che dalle scuole vicine, anche dalle associazioni sportive.

Sarebbe un grave danno per Benevento ed i cittadini perseverare nell’abbandono di questi impianti, determinando, così, il loro definitivo degrado. Incentivare lo sport è fondamentale e senza dubbio il miglior modo per farlo è innanzitutto mantenere in uso palestre ed impianti esistenti in città.

La tutela della salute dei cittadini è un dovere, ed ampliare l’offerta di luoghi dove praticare sport, così come incentivare la mobilità alternativa, costituiscono certamente dei presupposti per renderla effettiva”.