Di seguito una nota stampa sottoscritta dai consiglieri comunali di ‘Alternativa per Benevento’. La dichiarazione, nello specifico, porta la firma di Luigi Diego Perifano, Floriana Fioretti, Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Marialetizia Varricchio, Angelo Miceli, Luigia Piccaluga Principe e Vincenzo Sguera.
“La decisione di varie sigle sindacali di proclamare lo stato di agitazione al San Pio merita un’attenta riflessione. L’emergenza Covid è in atto, ed il principale ospedale cittadino è chiamato a farvi fronte contando soprattutto sul qualificato apporto di chi quotidianamente combatte in prima linea, ovvero personale medico e paramedico”.
“Sorprende, perciò, che l’attuale direzione strategica del San Pio abbia scelto la linea di boicottare il confronto con le rappresentanze sindacali sulle pressanti problematiche organizzative indotte dalla nuova ondata pandemica, benché tale confronto sia stato motivatamente richiesto dando evidenza alle criticità che riguardano la dotazione di personale nei reparti di malattie infettive, terapia intensiva e terapia subintensiva di pneumologia. E ciò a non considerare i disagi per i pazienti procurati dalla interruzione, anch’essa dovuta all’emergenza Covid, delle attività di oncologia e reumatologia, dal permanente intasamento del Pronto Soccorso e dalla destinazione dell’Unità operativa di Medicina Interna ai malati di Covid (invero provenienti per lo più da altre province)”.
“In pratica per l’utenza sannita nei prossimi mesi potrebbe risultare a rischio l’ordinaria assistenza per malattie acute, urgenze (oncologiche, cardiorespiratorie, metaboliche), stati settici gravi. Ebbene, in questo scenario preoccupante non è certo opportuno inasprire le relazioni sindacali, fino al punto da causare la dichiarazione dello stato di agitazione dei lavoratori ospedalieri proprio nella attuale delicata fase di contrasto alla pandemia. Così stando le cose, l’unico auspicio possibile è che prevalga il buon senso, e con esso il confronto e la collaborazione nell’interesse comune del buon funzionamento del sistema sanitario”.