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Avevano assodato e messo in piedi una vera e propria rete criminale specializzata in furti, autoriciclaggio e ricettazione, che operava tra Campania, Lazio, Abruzzo e Basilicata, secondo schemi e piani ben precisi nel settore dei furti, prendendo di mira il settore edilizio e tutto l’indotto economico ad esso collegato, gli undici componenti del gruppo criminale attivi nelle provincie di Potenza, Salerno, Roma e Pescara, arrestati questa mattina dai carabinieri del comando provinciale di Potenza su richiesta del Gip della Procura Lucana, nell’ambito della una maxi indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Potenza coordinata dal procuratore Maurizio Cardea.
A finire in carcere sei persone: C. P. 74enne di Potenza, P. G. 67enne di Bellizzi, C. G. – 48enne di Aceno, C. F. l. 43enne domiciliato a Campagna e O. I. 45enne residente a Pescara, mentre sei persone sono state destinatari dell’obbligo di presentazione tre volte a settimana alla Polizia giudiziaria C. F. 50enne di Eboli, B. G. M. 41 enne di origine romena, M. D. 66enne di Potenza, B. F. 62enne di San Cesareo, L. B. A. 64enne di Eboli, B. J. 30enne di Zagarolo. Tutti i 11 sono accusati a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata ai furti, autoriciclaggio e ricettazione.

A far scattare la maxi indagine, il furto aggravato avvenuto in Basilicata nel novembre 2023 ai danni di una nota società di Vietri di Potenza operante nel settore delle ristrutturazioni immobiliari dove i malviventi portarono via strutture da ponteggio e impalcature utilizzate nei cantieri edili. Episodio che portò i militari lucani a identificare gli autori del reato e di scoprire che quel furto rientrava nell’ambito di uno più ampio progetto criminale messo in piedi con una fitta rete organizzativa da un’associazione per delinquere i cui componenti, si muovevano secondo i ruoli e secondo un vero e proprio protocollo operativo ben preciso che iniziava dallo studio del percorso da seguire allo spegnimento organizzato dei dispositivi mobili, dall’utilizzo dei veicoli per commettere il reato, alla consegna immediata della refurtiva al ricettatore che era stato preventivamente individuato e preallertato per l’immediato reimpiego della merce trafugata all’interno della propria azienda edile. Organizzazione criminale specializzata nel settore edilizio tanto da mettere in piedi un vero e proprio giro d’affari legato in modo principale ai contributi statali del Bonus 110 che in virtù della sua fruizione, triplica la richiesta sul mercato legale del materiale edile e delle strutture per ponteggi utilizzati nelle ristrutturazioni immobiliari e i cui costi lievitano con la necessità da parte delle imprese del settore di ricorrere all’ approvvigionamento del materiale che spesso avveniva anche attraverso il ricorso al mercato nero.

Per rispondere alle esigenze del mercato circa la mega richiesta di materiale edile ed impalcature edilizie, l’associazione criminale attraverso la sua rete di manovalanza dedita ai furti, ricettatori e imprese e società operati nel settore edile nella vendita del materiale e nelle ristrutturazioni immobiliari con il bonus 110, rivendeva il materiale edile trafugato a prezzi vantaggiosi e rimettendolo così, di nuovo in circolazione. Un sistema illecito collaudato tanto che secondo la Procura della Repubblica di Potenza, ricettatori e imprenditori si rivolgevano agli 11 indagati, divenuti punto di riferimento del mercato nero dell’edilizia, per rifornirsi di impalcature e materiale da ponteggio.