È Serena Giuditta, delegata del FAI di Avellino, a rappresentare tutti i capidelegazione della Campania in occasione del prestigioso incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tenutosi oggi al Quirinale in onore dei cinquanta anni del Fondo per l’ambiente italiano.
Un momento di grande significato istituzionale e culturale, durante il quale Mattarella ha ricordato con forza il valore della cultura e della memoria storica per il futuro del Paese. “La cultura ha una forza immane” – ha sottolineato il capo dello Stato – “conduce alla conoscenza, al dialogo, alla crescita e al rispetto delle identità”. Un messaggio che il FAI incarna pienamente attraverso il suo impegno quotidiano nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, storico e naturale italiano.
Serena Giuditta, scelta per rappresentare la Campania, ha portato al Quirinale la voce e l’impegno di una regione ricca di storia, di arte e di bellezza, testimoniando il ruolo fondamentale che i volontari del FAI svolgono, in particolare nelle aree interne come quelle irpine. La sua presenza ha dato risalto al lavoro capillare che, partendo dai piccoli centri, contribuisce a “ricucire” il legame tra passato e futuro, come ha sottolineato lo stesso Mattarella: “La vostra è una eccellente opera di ricucitura tra quel che è stato e ciò che sarà, senza arrendersi al presente”.
“Essere oggi al Quirinale” – ha dichiarato Serena Giuditta – “significa rinnovare un patto d’amore con il nostro Paese. Il patrimonio culturale, artistico e naturale non è solo eredità da custodire, ma fondamento vivo su cui edificare il nostro futuro. In ogni pietra, in ogni paesaggio, in ogni tradizione che il FAI protegge, vive la promessa di un’Italia che sa riconoscersi nella sua storia e che sa proiettarsi, con orgoglio e responsabilità, verso il domani”.
Durante l’incontro, il presidente ha anche posto l’accento sulla stretta connessione tra il destino dell’uomo e quello dell’ambiente: “Non si tratta di imbalsamare luoghi, bensì di metterli a disposizione della comunità come risorse vitali, soprattutto nelle aree più marginalizzate”. Concetti che trovano piena realizzazione nelle attività promosse dal FAI e dagli instancabili volontari irpini, impegnati nella tutela non solo del patrimonio materiale, ma anche dello “spirito dei luoghi”, elemento costitutivo dell’identità di una comunità.
Il presidente ha poi ricordato come, proprio dal patrimonio dei piccoli centri e delle aree interne, si alimenti quel “capitale sociale” necessario per costruire futuro e coesione. Un messaggio forte e attuale, in un’Italia che resta, nelle parole di Mattarella, “un suggestivo mosaico di tante storie e vicende”.