Tempo di lettura: 2 minuti

Nel day after dell’ultima gara di campionato, Avellino si è svegliata diversa. L’aria è densa di orgoglio, le strade sembrano respirare un entusiasmo nuovo, e nei volti della gente si legge un’emozione che non si vedeva da anni. La stagione non è ancora finita: a maggio, i lupi scenderanno ancora in campo per contendersi la Supercoppa di Serie C contro Padova e Virtus Entella. Ma già ora, dopo mesi di sacrifici, fatiche e speranze, il cuore biancoverde può finalmente gridarlo forte: siamo tornati. Sabato l’esordio in casa contro i biancoscudati al Partenio-Lombardi.

In Piazza della Libertà, nel cuore della città, uno striscione sventola fiero sulla sede della Provincia, a Palazzo Caracciolo. Tre parole semplici, ma che racchiudono anni di lotte, sogni infranti e fede incrollabile: “Siamo tornati”, con la B, grande e orgogliosa, a raccontare il ritorno tra i grandi, dopo sette lunghi anni di attesa.

Ieri sera, a testimoniare il profondo legame tra squadra e territorio, l’Associazione per la Storia, guidata da Mario Dell’Anno, ha ricevuto le maglie dei calciatori e la tuta del tecnico per un’asta solidale. Un gesto che va oltre il calcio, che parla di comunità, di senso di appartenenza, di mani che si stringono per costruire un futuro migliore, insieme.

Nel capoluogo e in tutta la provincia, l’euforia è incontenibile. Avellino si prepara a un’estate che profuma di speranza e rinascita. I bambini che non avevano mai visto i lupi in Serie B, oggi indossano con orgoglio la maglia biancoverde. I più grandi, quelli che ricordano le battaglie di un tempo, rivivono emozioni che credevano sopite.

Ma non è ancora il momento di fermarsi. Maggio porterà decisioni cruciali: le istituzioni saranno chiamate a intervenire per i lavori di adeguamento del Partenio-Lombardi, per regalare alla città uno stadio all’altezza del suo rinnovato sogno. Perché questa promozione non è solo un traguardo sportivo: è un simbolo di riscatto, di amore, di orgoglio irpino che torna a farsi sentire forte in tutta Italia.