Sulla tragedia del Faito, “la verità e le eventuali responsabilità le definirà la magistratura nella quale ho massima fiducia“. Firmato Umberto de Gregorio, presidente nonché direttore generale dell’Eav. Scrive proprio così: eventuali responsabilità. De Gregorio consegna il suo pensiero a Facebook. E non tutti però apprezzano. Da sempre molto attivo sui social, da giorni il manager esterna sul tragico crollo del 17 aprile. “Se qualcuno ha sbagliato pagherà” premette. “Ma le eventuali responsabilità – ammonisce – vanno ricercate scientificamente e dimostrate giuridicamente”. E ripete il suo mantra, come dall’inizio: “Chi si occupava della funivia lo faceva con dedizione ed amore, sino a prova contraria”.
In un crescendo, de Gregorio chiede retoricamente: “Vi sono stati errori, omissioni, superficialità? Vengano fuori, sia fatta giustizia”. E però, c’è un distinguo: “Giustizia, cosa diversa dal giustizialismo, secondo cui “qualcuno comunque deve pagare””. Va ricordato che il dg dell’Eav non è tra gli indagati per la vicenda. Eppure sente il bisogno di giustificarsi lo stesso. “Per quanto mi riguarda – dice – il mio compito è assicurare le risorse finanziarie per garantire la sicurezza: sotto questo aspetto ho la coscienza pulita in merito all’incidente sulla funivia: mai lesinato sulle risorse”. E con pathos aggiunge: “La coscienza è a posto, il cuore è a pezzi”.
Tuttavia, alcuni non gradiscono le affermazioni di de Gregorio. “Sono esterrefatta dalle parole del presidente e amministratore dell’Eav” dichiara la consigliera regionale Maria Muscarà del gruppo misto. “Piuttosto che votarsi ad un religioso, mesto e doveroso silenzio – sostiene una nota della consigliera – pensa bene di trascorre il suo tempo, da ben 10 giorni, sui social a deresponsabilizzare se stesso e i suoi ben profumatamente pagati dirigenti”. Muscarà ritiene “grave ed è un insulto all’intelligenza della magistratura e dei cittadini parlare di “eventuali” responsabilità”. Idem per il “ridurre il proprio compito” a “dover semplicemente assicurare le risorse per la sicurezza”. Per Muscarà, invece, “l’unica cosa che avrebbe dovuto fare” sarebbe stato “rassegnare le dimissioni”. La consigliera invoca chiarezza circa le voci sullo stato dei freni di sicurezza, circolanti sui media da giorni. E annuncia una richiesta di accesso agli atti.
All’attacco anche Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale. Definisce le frasi del direttore generale un “intollerabile” tentativo di “sottrarsi alle proprie responsabilità, scaricandole sui suoi collaboratori e subordinati“. Secondo l’esponente del Carroccio, de Gregorio si inventerebbe “un’inesistente funzione di ‘recuperatore di risorse economiche’ che il Codice civile non conosce”. Nappi se la prende pure col “silenzio di colui che lo ha nominato e lo mantiene in quella posizione da 10 anni”. Cioè il governatore Vincenzo De Luca.