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Irpinia solidale 2025: si rinnova la rete di prevenzione del senologo Carlo Iannace e Avellino‑Benevento “Città del Dono”.
Felice come un bambino e pronto a dare sempre il suo contributo, il dottor  Iannace è intervenuto al Circolo della Stampa, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.
Con la consueta passione e un pizzico di autoironia, il senologo ha ricordato la genesi del progetto: «Siamo partiti in pochi, ma oggi abbiamo creato una vera rete di solidarietà. E non ci fermiamo: tra settembre e dicembre organizzeremo anche una giornata musicale con gli Effetti Collaterali. Ogni evento è pensato per mantenere alta l’attenzione e far sentire alle donne e alle famiglie che non sono sole».
 
Il focus, però, resta sempre la prevenzione: «Negli ultimi anni sono stati compiuti grandi progressi, anche per le donne più giovani. Purtroppo, oggi il tumore al seno colpisce anche ragazze giovanissime. Un tempo era una malattia più tardiva; ora non è più così. Ecco perché è fondamentale far capire che la prevenzione non ha età».
 
Alla manifestazione era presente anche il presidente del CSV Irpinia‑Sannio ETS, Raffaele Amore. La stessa vocazione solidale anima il CSV, che ha annunciato l’investitura di Avellino e Benevento a “Città del Dono 2025”, tappe ufficiali del tour promosso dall’Istituto Nazionale del Dono.
«Siamo sempre al fianco delle associazioni che promuovono la cultura del dono» – ha sottolineato Amore.
Per celebrare il riconoscimento, il CSV sta organizzando un grande evento a ottobre, ad Avellino, che coinvolgerà terzo settore, scuole, istituzioni e cittadini. Il programma – ancora in via di definizione – prevede workshop, testimonianze, raccolte solidali e momenti di festa, affinché le due province diventino laboratorio di buone pratiche di condivisione.
 
E poi la solidarietà: “Da anni questo meraviglioso territorio ci è vicino, soprattutto grazie al dottore Carlo Iannace, e sostiene i nostri bambini dell’Ospedale Pediatrico Santo bono‑Pausilipon» spiega la dottoressa responsabile dei progetti di ricerca. «Non si tratta solo di fondi: la cosa più preziosa è il sentimento di solidarietà che si rinnova con costanza, anno dopo anno».
Il frutto concreto di questo sostegno è ormai alle porte: «Grazie alle donazioni stiamo completando un laboratorio di manipolazione cellulare» annuncia la dottoressa. L’inaugurazione è prevista entro l’estate – al più tardi in autunno – e consentirà di avviare protocolli sperimentali per i piccoli pazienti che non rispondono alle terapie chemioterapiche tradizionali. «È ricerca che si traduce subito in assistenza, e il contributo della comunità è fondamentale» conclude.
 
Forte l’eco spirituale anche nell’intervento del sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone, che ha ricordato il valore simbolico della fiaccolata “Una luce per la vita”, nata con la benedizione di una torcia accesa nel borgo natale di padre Pio.
«Ogni anno, la domenica successiva alla nascita di padre Pio, rinnoviamo questa promessa» – afferma il primo cittadino, da sempre al fianco dei partecipanti. «Quest’anno attraverseremo la chiesa giubilare di Santa Maria degli Angeli: sarà un segno potente, simbolo di passaggio, di luce e di speranza».
Insieme agli eventi benefici promossi da Iannace, la continuità della raccolta fondi dimostra come impegno civile e fede possano trasformarsi in nuove opportunità di cura per i bambini oncologici.
 
Presente anche il sindaco di Avellino Laura Nargi: “Ho ricevuto prima maglia che celebra l’undicesima edizione della Camminata Rosa. Sono felice ed orgogliosa per averla ricevuta dalle mani del dottore Carlo Iannace a cui ho rinnovato la mia adesione convinta, sentita e totale alla marcia più bella che attraversa il nostro territorio
Il bene fa bene e la rete di solidarietà che in questi anni si è intrecciata attorno alla prevenzione si è ampliata ancora di più e ha trasformato un appuntamento sentito in un vero e proprio inno alla forza, alla determinazione e alla potenza dei piccoli gesti.