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Consiglio comunale il 12 e 13 maggio 2025 per riportare il bilancio di previsione in Aula e tutti gli altri allegati che il sindaco Laura Nargi aveva ritirato nell’ultima seduta, di fatto aprendo la crisi politica in seno alla sua maggioranza. (LEGGI QUI)

E’ quanto deciso nella conferenza dei capigruppo riunitasi questo pomeriggio al Comune di Avellino, dopo che la Prefettura, come da prassi, aveva inviato la diffida a tutti i consiglieri comunali, indicando la data del 14 maggio come termine ultimo per l’approvazione del previsionale, pena il Commissariamento dell’Ente.

Una vera e propria corsa contro il tempo, un’ennesima prova politica tutta interna alla maggioranza per rimanere in sella, in fondo tutti consapevoli che non sarebbe opportuno andare a casa mettendo la parola fine alla travagliata amministrazione targata Nargi.

A farne le “spese” potrebbe, anzi dovrebbe, essere l’assessore tecnico Alessandro Scaletti che, secondo voci interne a Palazzo di città, potrebbe decidere di lasciare direttamente l’incarico già prima del ritorno in Consiglio.

Se durante la  Conferenza dei capigruppo è stata ribadita anche la necessità di presentare gli emendamenti entro il 4 maggio, così da consentire ai revisori dei conti di esprimere un parere aggiornato prima del voto in aula, la folta pattuglia dei consiglieri che fanno riferimento all’ex sindaco Gianluca Festa sarebbero orientati a subordinare ogni decisione al parere definitivo dei Revisori dei Conti, dopo il diniego al primo documento contabile. 

L’ipotesi più concreta resta quella di una mozione d’impegno da allegare al bilancio, con cui la giunta si vincolerebbe ad accogliere le osservazioni dell’organo di controllo. 

Di diverso avviso il consigliere comunale Pd Enza Ambrosone:Riteniamo che, essendo stata la delibera ritirata, i termini per la presentazione degli emendamenti siano ormai decorsi. Le commissioni si sono già espresse; pertanto, non è più possibile intervenire. Lo dice la norma, e noi lo ribadiamo”.

Sullo sfondo la nuova partita politica tutta “interna” a Nargi e Festa, con le dimissioni dell’amministraore unico ACS Pasquale Penza, nominato nemmeno un mese fa e diretto riferimento dell’ex sindaco e l’affannata ricerca di un sostituto per non far tracollare anche  la partecipata comunale.