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In viale Raffaello sono quattro gli alberi abbattuti, nell’arco di 18 mesi. L’ultimo ieri, giorno di Pasquetta. Erano su un terreno privato, un terrapieno sottostante l’ultimo tratto della strada del Vomero. Ma fin dai primi tagli, è scattata la mobilitazione di residenti e ambientalisti.

Dopo le proteste dell’anno scorso, oggi un’altra richiesta di chiarimenti è stata inviata all’Area Verde del Comune di Napoli. L’iniziativa è della Rete Sociale Nobox – Diritto alla Città, da tempo sulle barricate. Il Pinus Pinea appena abbattuto sarebbe “un albero presumibilmente di 80 anni”, sostiene nella mail il portavoce della rete, Aldo Pappalepore.

Alla dirigente dell’Area Verde, Teresa Bastia, si ricorda che “l’abbattimento di alberi di quella portata e storicità – anche se insistono su una proprietà privata – sarebbe possibile solo nei 6 casi che lei ben conosce“. Si chiede, pertanto, di documentare “a quale titolo, sulla base di quali accertamenti e con quali autorizzazioni amministrative” si è proceduto. Analoga missiva ha trasmesso Ermete Ferraro, coordinatore di Vas Napoli ed esecutivo nazionale di Vas Ambiente. In una nota, la rete NoBox allarga il perimetro. E si domanda “quale visione ha della città e di quel luogo in particolare il Comune di Napoli?”. Ai posteri l’ardua sentenza.