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Il calcio e la FIGC piangono la scomparsa di Papa Francesco, venuto a mancare questa mattina all’età di 88 anni.

“Anche con una palla di stracci si fanno dei miracoli”. Lo disse Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicembre 1936 in Argentina, nel corso di un’udienza privata con la Nazionale nel 2019, raccontando la sua passione per il calcio. Una ‘pelota de trapo’ che ha ispirato anche diverse iniziative che hanno legato il calcio, la Federazione e la Chiesa. L’ultima delle quali, in ordine di tempo, il progetto ‘Giubileo-Pelota de Trapo‘, con le celebrazioni del Giubileo dello Sport che sarebbero culminate il 14 e il 15 giugno prossimi con una speciale funzione in Piazza San Pietro presieduta da Sua Santità.

“Il calcio italiano partecipa commosso al dolore di centinaia di milioni di persone per la dolorosa scomparsa di Sua Santità Papa Francesco – le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina -. Grande esempio di carità cristiana e di dignità nella sofferenza, si è mostrato sempre attento al mondo dello sport e al calcio in particolare, di cui era appassionato. La sua vicinanza umana, oltre che spirituale, ai malati, ai poveri e ai perseguitati di tutto il pianeta è stata la sua testimonianza più profonda, un faro che illuminerà le generazioni a venire. Resterà per sempre nei nostri cuori di fedeli e di amanti del gioco del calcio”.

La FIGC, d’intesa con tutte le componenti federali, sospende tutte le competizioni in programma nella giornata di oggi, dalla Serie A ai Dilettanti.