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Papa Francesco ci ha lasciato. L’annuncio del cardinale Farrell è un colpo al cuore per chi lo ha amato in questi anni. Tante le reazioni alla scomparsa del sommo pontefice. 

“Grande dolore per la morte di Papa Francesco. Aveva con Napoli un rapporto straordinario, per le sue origini culturali e per la sua vicinanza alle sofferenze e alle speranze del nostro territorio”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
“Bergoglio è stato testimone di pace, la sua lezione serva ancora di più oggi a trovare la strada giusta per ricostruire una nuova prospettiva di pace e di giustizia sociale in un’era così delicata e instabile”, ha sottolineato.

“La morte di Papa Francesco ci addolora profondamente. Si è spenta la voce che in questi anni, con più forza, si è levata a difesa della pace, contro la barbarie della guerra; la voce che con più coerenza ha difeso le ragioni degli emarginati, dei malati, degli ultimi”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Si è spenta la testimonianza più coerente a difesa dei valori umani universali e del dialogo fra i popoli. Il mondo intero è oggi più povero”, ha sottolineato. 

Appresa l’improvvisa e triste notizia della salita al Cielo di Papa Francesco, l’Arcivescovo S.E. Monsignor Andrea Bellandi, il Vescovo Ausiliare, S.E. Monsignor Alfonso Raimo, e tutta la Chiesa di Salerno-Campagna-Acerno, nella fede del Cristo Risorto, elevano a Dio preghiere di suffragio al grande Pastore che, in questi anni, ha guidato con lungimiranza la Chiesa sui sentieri della missione e del dialogo.

“Salerno piange la morte di Papa Francesco. Gigante della fede, uomo di pace, giustizia e solidarietà. Grazie per una vita dedicata al bene dell’umanità”. Sono le parole con le quali sui social il sindaco  di Salerno e presidente della provincia, Vincenzo Napoli ha commentato la morte di Papa Bergoglio.
 
Tra i primi anche il consigliere provinciale  e sindaco di Pellezzano, Francesco Morra che con la vicesindaco di Salerno Paki Memoli lo aveva recentemente incontrato in occasione della giornata internazionale del diabete ha ricordato il suo incontro istituzionale nel corso del quale ci fu un omaggio per Alessandro, il nipote del sindaco morto per un presunto caso di mala sanità legato proprio ad una mancata diagnosi del diabete. “In quell’occasione regalò a mia sorella, conoscendo la storia di mia nipote, il suo  zucchetto papale che conservo io”.
 
Tra i parlamentari salernitani, il commento di Piero De Luca.  La sua scomparsa provoca un immenso dolore e una profonda commozione in tutti noi. Sua Santità ha dedicato l’intera vita ai più fragili, ai più deboli, ai più bisognosi. È stato uno straordinario esempio di solidarietà e umanità. È stata una guida spirituale e morale instancabile per il mondo intero. Ha promosso e difeso con determinazione ogni giorno il rispetto di valori di Pace, rispetto, fratellanza, uguaglianza e giustizia sociale, di cui ha fatto la sua missione di vita. Il suo Pontificato lascia un segno indelebile nella storia della Chiesa e nei nostri cuori. Che le sue idee continuino a guidarci e la sua anima continui a proteggere tutti noi. Riposi in pace”. 
 
Il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone:  “Ciao Papa Francesco. Non dimenticherò mai l’emozione di incontrarti”. 
 
“Dinnanzi al mistero della morte l’enigma della vita è sommo” recita Gaudium et Spes: vale per ogni uomo, anche per il Papa. Accompagniamo con la preghiera, con l’affetto, con la riconoscenza, col silenzio, il suo varcare la Soglia dell’eternità in questo Lunedì in Albis. Siamo nell’Ottava di Pasqua dove la Chiesa esulta abbagliata dalla Luce della Risurrezione e canta la Vita che non muore, in tanta luminosa Solennità accompagniamo Papa Francesco nel suo transito ed affidiamolo alla Misericordia di Dio che gli dice: “Vieni servo buono e fedele, ricevi il premio che ti è riservato!”. Preghiamo per la Chiesa perché in questo momento ritrovi quella unità per cui Gesù ha pregato alla vigilia della sua Passione: “Che siano, Padre, una cosa sola, come Noi”. Giovedì 24 Aprile, alle ore 20.00, in Cattedrale, la nostra Diocesi si riunirà in preghiera per una Celebrazione Eucaristica. E’ il messaggio del Vescovo di Avellino, Arturo Aiello.
 

“Papa Francesco ha raggiunto la casa del Padre. Una notizia che ci addolora profondamente. Roma, l’Italia e il mondo piangono un uomo straordinario, un pastore umile e tenace che ha saputo parlare al cuore di tutti. È stato un grande esempio di semplicità, di impegno instancabile per la pace, di amore verso gli ultimi. Che il Signore lo accolga nella pace eterna e che il suo esempio continui a ispirare le nostre comunità. Ci manchera’”. Lo dichiara, in una nota, il deputato salernitano di Fratelli d’Italia Imma Vietri

“Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre. È stato un Pontefice che ha dedicato la sua vita agli ultimi, ai poveri, ai dimenticati di tutto il mondo. Fino agli ultimi istanti della sua vita terrena si è prodigato per la Pace. Il suo insegnamento guiderà il nostro cammino”. È quanto dichiara Michele Schiano Di Visconti, deputato e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Napoli.

“Papa Francesco non è stato solo un capo spirituale ma anche una presenza capace di parlare con il cuore alle persone. A Napoli lo fece come nessun altro: con parole semplici, forti, vere. La città non lo ha dimenticato”. Lo afferma Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania. “La sua visita del 21 marzo 2015 resta una pagina indelebile per Napoli – continua -. A Scampia, tra le famiglie e i giovani, parlò di lavoro, diritti, corruzione. Poi l’incontro con i detenuti di Poggioreale, l’abbraccio con i poveri nella mensa del Gesù Nuovo, la Messa in Piazza del Plebiscito davanti a un popolo intero. In ogni gesto, Napoli si è sentita vista, riconosciuta, amata”. “Nel giorno della sua scomparsa – conclude Martusciello – la Campania si unisce al cordoglio della Chiesa universale. Il messaggio di Papa Francesco resta vivo, soprattutto qui, dove seppe parlare non alla folla, ma a ciascuno”.

“Papa Francesco ha saputo parlare al cuore dell’umanità intera. Durante l’Anno Santo del Giubileo, il suo messaggio continua a risuonare forte: accoglienza, giustizia, pace. Primo Papa gesuita, scelse il nome di Francesco come una promessa: essere vicino agli ultimi, custodire il Creato, ripudiare ogni guerra. Ha saputo portare la parola di Dio anche a chi non crede, con la forza dell’esempio e la dolcezza del Vangelo. Grazie, Santo Padre”. Lo scrive sui social Pino Bicchielli, vicepresidente del gruppo Noi Moderati alla Camera.

“La morte di Papa Francesco è la morte di uno dei noi. La fine della sua esistenza terrena coincide con il periodo pasquale, quello della vana rincorsa della morte, vinta dalla Resurrezione e dall’Ascesa al Cielo. Bergoglio muore allorquando il cattolicesimo mostra il suo volto più fitto e misterioso”, lo scrive in una nota il Sindaco di Benevento Clemente Mastella.
“Senza stravolgere gli intangibili principi della dottrina, ha rivoluzionato lo stile del pontificato, anche a costo di suscitare critiche: Gesuita, ha anteposto uno straordinario afflato pastorale, a formalismi incompresi, se non respingenti”, prosegue Mastella.
La terza guerra mondiale a pezzi che aveva prodigiosamente profetizzato, è oggi la triste realtà dei tempi. Per me che mi sono abbeverato alla filosofia di Maritain e del suo primato della Persona, resta come la più preziosa, la sua lotta serrata alla cultura dello scarto che umilia, impietosamente, deboli, umili e indifesi in maniera arrogante e impunita. E’ la sua eredità più scomoda, perché praticarla costa a tutti noi. Ma è quella più importante”.
 
Alle 19 di domani, martedì 22 aprile, l‘Arcivescovo Prelato di Pompei, Tommaso Caputo, presiederà una Santa Messa in suffragio di papa Francesco all’Altare Maggiore del Santuario di Pompei. Papa Francesco, dice mons. Caputo “è stato un riferimento straordinario non solo per i vescovi, i sacerdoti e i religiosi, ma per tutto il popolo di Dio. Perdiamo una guida amorevole e salda. Ma noi abbiamo il dono della fede”.
Ritornano spesso alla mente i tanti ricordi della visita al Santuario di Pompei, il 21 marzo 2015. Si fermò dinanzi alla Cappella delle Confessioni e mi esortò a dire ai sacerdoti di essere sempre misericordiosi nell’amministrare il sacramento. Era uno dei suoi molteplici modi per esprimere vicinanza alla gente. Né posso dimenticare la premura paterna per i poveri. A lui è dedicata la Mensa dei poveri del Santuario. Che possiamo fare ora se non pregare per lui? Lo faremo oggi e continueremo a farlo. Aveva una devozione tenera e profonda per la Madonna. L’accolga Lei in paradiso. Nel nostro cuore resterà poi indelebile una gratitudine speciale per Papa Francesco che, il 25 febbraio scorso, pur ricoverato in ospedale, ha voluto concederci la gioia dell’annuncio della canonizzazione del fondatore il Beato Bartolo Longo. Il suo nome resterà indelebile nella storia di Pompei e della casa di Maria”, conclude.
 
“Ho incontrato Papa Francesco quattro volte e due sono indimenticabili. La visita ufficiale a Napoli, quando ero Sindaco, da Scampia al lungomare, e quando ho avuto l’onore di essere stato l’unico occidentale ad essere invitato nel 2014, da Sindaco di Napoli e da cittadino onorario palestinese, alla visita di Papa Francesco a Betlemme. Le sue ultime parole ieri sono state per la pace e per il disarmo. Parole inascoltate, così come il Vangelo è sempre più tradito” scrive sui social l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris. 
 
La morte di Papa Francesco è una grave perdita per tutta l’umanità. Non solo per il mondo cattolico, ma anche per quello laico. In questi anni, la sua voce si è levata con forza e coraggio contro la barbarie della guerra, a favore della pace, dell’uguaglianza sociale e della difesa del pianeta. Ha parlato agli ultimi, ai dimenticati, ai giovaniha dichiarato il deputato dell’Alleanza -Verdi Sinistra Francesco Emilio BorrelliCon la sua enciclica Laudato Si’ è stato un importante atto politico nonché un monito profondo per le generazioni presenti e future. È stato un ponte tra credenti e non credenti, tra spiritualità e attivismo sociale. Un Papa riformista e ambientalista, che ha saputo toccare le coscienze anche di chi non appartiene al mondo religioso. Ho avuto l’onore e l’emozione di essere presente alla sua visita a Napoli. Un momento che porto nel cuore, perché Papa Francesco ha saputo parlare alla città con parole vere, profonde, piene di amore per l’umanità e per il riscatto delle periferie. Oggi ci resta il suo insegnamento, sta a noi continuare il cammino che ha tracciato: per la pace, per la giustizia sociale, per l’ambiente. Perché la sua voce non si spenga mai”.