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Aprite gli occhi, il sogno è realtà, l’Us Avellino torna in serie B. Il cielo è biancoverde sopra l’Irpinia. L’aria di festa, in verità, si respirava già da qualche giorno, con la città colorata del bianco e del verde in tutto i suoi angoli, ma al triplice fischio della gara contro il Sorrento, anche la matematica ha detto che la squadra della città capuoluogo torna nella serie cadetta dopo

Dopo tante delusioni e mortificazioni, la gente irpina è pronta a riprendersi le sue rivincite dopo la maledetta esclusione del 2018, ultimo campionato dei lupi in Serie B, e ora esplode una gioia incontenibile, a tratti condita da lacrime di emozione. Sciarpe biancoverdi al collo, sulle note del tormentone “perdutamente”, città invasa di caroselli e suon di elogi per mister Raffaele Biancolino, orami un irpino d’adozione e, non da ultimo per Angelo Antonio D’Agostino che nel 2020 si mise coraggiosamente a capo della proprietà sino al risultato odierno.

Eppure all’inizio del campionato in pochi si aspettavano l’epilogo della promozione, in molti non avevano dato nemmeno fiducia a mister Biancolino subentarato in corsa dopo l’esonero di Michele Pazienza proprio in luogo dei pessimi risutati. Ed invece partita dopo partita, punto dopo punto, la scalata fino al primo posto in classifica, con la grande determinazione di Biancolino a sapersi lasciarsi il peggio alle spalle. È successo spesso, del resto, in stagione, che i Lupi andasserpo oltre gli ostacoli, bypassando congiunture post-sconfitta, rimanendo concentrati, con i piedi per terra.

“Vagliu ma stati capenno”, uno dei tanti striscione. La festa è appena iniziata, Avellino festeggia: questa notte è tua.