All’indomani dello scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche, deciso dal Consiglio dei Ministri, il sindaco di Caserta Carlo Marino conferma la volontà di ricorrere al Tar del Lazio contro il provvedimento, “per difendere il futuro della nostra città”. Nel frattempo Marino, che da sei anni è presidente di Anci Campania, avvia le procedure per l’elezione di un nuovo vertice. In una lettera ai sindaci campani, Marino sottolinea: “L’Associazione è solida e pronta a reagire. Come previsto dall’art. 7 dello Statuto, il Direttivo regionale, in coordinamento con Anci nazionale e il presidente Gaetano Manfredi, gestirà la fase transitoria. Sarà convocato un incontro per definire la data dell’Assemblea dei Sindaci, che porterà alla nomina del nuovo presidente, garantendo continuità e rispetto delle procedure”.
Nella lettera Marino, esponente del Pd, ribadisce di ritenere “ingiusta e dannosa per la citta” la decisione dello scioglimento: “Questo provvedimento, oltre a ledere l’autonomia locale, colpisce direttamente i diritti e gli interessi dei cittadini”.
Marino, nel lasciare la guida dell’Anci campana, ringrazia “il presidente nazionale Gaetano Manfredi che in la sua saggezza, il suo acume e la sua generosità ci è stato accanto in questo viaggio straordinario. Questo momento, seppur doloroso, non ci spegne. Anzi, ne usciremo più forti e uniti, consapevoli del prestigio e dell’autorevolezza che Anci Campania ha conquistato grazie al lavoro collettivo. A Caserta e in tutta la Regione, non molliamo: la legalità, la trasparenza e la voce dei cittadini restano la nostra bussola”, conclude.
Nella lettera Marino, esponente del Pd, ribadisce di ritenere “ingiusta e dannosa per la citta” la decisione dello scioglimento: “Questo provvedimento, oltre a ledere l’autonomia locale, colpisce direttamente i diritti e gli interessi dei cittadini”.
Marino, nel lasciare la guida dell’Anci campana, ringrazia “il presidente nazionale Gaetano Manfredi che in la sua saggezza, il suo acume e la sua generosità ci è stato accanto in questo viaggio straordinario. Questo momento, seppur doloroso, non ci spegne. Anzi, ne usciremo più forti e uniti, consapevoli del prestigio e dell’autorevolezza che Anci Campania ha conquistato grazie al lavoro collettivo. A Caserta e in tutta la Regione, non molliamo: la legalità, la trasparenza e la voce dei cittadini restano la nostra bussola”, conclude.
“In Campania il sistema politico clientelare Pd e’ ormai al capolinea. Lo scioglimento del comune di Caserta per camorra e’ la dimostrazione di quanto la legalità non sia stata la priorità per la sinistra che governa la Campania. Caserta e la Campania presto volteranno pagina. La Lega sarà in prima linea per garantire un rinnovamento della classe politica a tutti i livelli”. Lo dichiara Carmela Rescigno, consigliere regionale della Lega in Campania.
“Lo scioglimento del Comune di Caserta per infiltrazioni camorristiche purtroppo trascina nella contesa anche l’Anci Campania finora guidata dal sindaco Carlo Marino. Le annunciate dimissioni di Marino dall’Anci liberano l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani da problemi e anomalie. Si proceda però velocemente con l’elezione del nuovo presidente senza perdite di tempo e tentennamenti”. A chiederlo è il responsabile Enti Locali della Lega in Campania, Luigi Barone. “Pur nel pieno rispetto del principio di garantismo, che per noi resta un caposaldo irrinunciabile, riteniamo che l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani non possa essere nemmeno sfiorata dal sospetto di commistioni o vicinanze con dinamiche riconducibili ad infiltrazioni camorristiche. L’Anci è un patrimonio collettivo, un presidio democratico e istituzionale che da oltre un secolo rappresenta con forza, dignità e autorevolezza i comuni italiani. Per queste ragioni è necessario che in tempi rapidi l’Anci Campania abbia un nuovo presidente. Non si tentino arroccamenti o scorciatoie, l’Anci, che in Campania rappresenta la quasi totalità dei comuni, non può trovarsi per nessuna ragione al mondo in condizioni di instabilità e difficoltà. La credibilità delle istituzioni passa anche e soprattutto dalla capacità di fare scelte nette nei momenti difficili. È questo il momento della chiarezza e del coraggio”, conclude Barone.