Carmine Parlato, il macchinista del Faito, tra le quattro vittime del crollo, “amava la Funivia, voleva stare sul luogo di lavoro più che a casa sua. Era una persona straordinaria”. Così ne parla Umberto De Gregorio, il presidente dell’Eav, che gestisce la funivia. Carmine era fratello di Antonino, l’autista personale di De Gregorio.
“Lo conoscevo molto essendo anche il fratello della persona con la quale stiamo insieme tutti i giorni. La moglie di Carmine è stata con noi per ore in attesa di notizie. Mi ha abbracciato, mi ha chiesto semplicemente di stare vicino al figlio, che ha 20 anni, e sta a Milano. E noi, come è giusto che sia, saremo vicini a questo ragazzo”.
Carmine Parlato lavorava alla funivia da circa otto anni. In precedenza era stato nel deposito Eav di Sorrento. Questo lavoro gli piaceva tantissimo. In pratica spesso faceva da ‘cicerone’ ai turisti che viaggiavano invitandoli magari a osservare gli angoli più remoti dall’alto della cabina.
“La macchina dei soccorsi del Comune, ma di tutti gli enti coinvolti, coordinati dalla Prefettura di Napoli, ha funzionato bene”. Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, che oggi è tornato nella stazione della funivia del Faito. Vicinanza addolorato ha ricordato “che mancavano appena venti/venticinque secondi, come si vede dalla cabina che è qui a valle, dalla fine della corsa”.
Vicinanza ricorda anche la tragedia del 1960, avvenuta nel giorno di Ferragosto quando c’era un grande afflusso di passeggeri. Poi un appello a tutti: “È indispensabile evitare che si facciano processi di piazza, lasciamo lavorare i tecnici e gli investigatori”, lasciando così capire che è prematuro parlare delle cause.
Il sindaco ha confermato che il comune è pronto a fornire tutta l’assistenza ai familiari delle vittime, anche se una, ha detto, non è stata ancora identificata.
Nella stazione della Circumvesuviana di piazza Unità di Italia stanno arrivavano i primi pendolari dopo la riapertura della linea ferroviaria.
Alcuni cittadini stanno portando fiori e lumini per ricordare le quattro vittime della tragedia avvenuta nel pomeriggio di ieri. C’è chi recita una preghiera e chi già pensa di promuovere un evento pubblico. Un pensiero anche per il ferito ricoverato all’ospedale del Mare, a Napoli.
Non si esclude le quattro vittime siano poi ricordate nel corso della Via Crucis diocesana che, come al solito, si snoderà lungo le strade del centro cittadino.