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Il volto è tirato ma lo sguardo è lucido, carico. Raffaele Biancolino non cerca giri di parole: quella contro il Sorrento è la partita da vincere. “Concentrazione al massimo, perché sappiamo l’importanza di questa sfida. Se sottovalutiamo l’avversario vuol dire che non abbiamo capito niente di questo campionato”, ammonisce il tecnico. Non sarà una passeggiata, ma l’Avellino è pronto.

Sul fronte tifosi, Biancolino non nasconde il rammarico per le polemiche e le restrizioni, ma lancia un appello al popolo biancoverde: “È un peccato perché sappiamo l’importanza di questo popolo. Chiedo ai tifosi di non cadere nel tranello: non aspettano altro che metterci in difficoltà. Dobbiamo essere maturi, come sempre”.

Il peso della responsabilità lo avverte tutto sulle spalle. “Sento mia questa squadra, questa città, questa maglia. Il timore di deludere è forte. Qualcosa è cambiato: c’è stato uno scatto. Abbiamo capito partita dopo partita il valore di questo gruppo”.

Biancolino sottolinea il punto di svolta, quella maturità collettiva che ha fatto da carburante: “L’atteggiamento è stato la forza del gruppo. Me lo aspetto anche domani. È il giorno in cui dobbiamo mettere un punto. L’ho detto ai ragazzi: qualcuno aspetta questo momento da due anni, io da una vita”.

Spazio poi agli uomini chiave: “Dev’essere la partita di Patierno e Lescano. Loro, con tutti gli altri, ci hanno portato fin qui”. Sul modulo, resta qualche dubbio: “Ho qualcosa in mente, vediamo dopo l’allenamento di oggi”.

C’è anche il tempo per un sorriso parlando di Manzi: “È fondamentale, molto intelligente… anche se Russo sostiene il contrario (ride, ndr.)”. E un pensiero affettuoso per Giovanni D’Agostino: “Un rapporto oltre il calcio. Mi ha dato fiducia quando nessuno lo avrebbe fatto. Non smetterò mai di ringraziarlo”.

Infine, sulla fatidica promessa del balletto in caso di promozione, Biancolino glissa con un mezzo sorriso: “C’è tempo… pensiamo al Sorrento”.