“Quest’anno abbiamo al Comicon lo stand della Regione Campania. Abbiamo cercato di adeguarci al nuovo spirito del tempo per quanto riguarda la politica e riteniamo di essere parte integrante del Comicon, quindi cercheremo di esporre nello stand della Regione un esemplare nuovo. Il cartone inanimato”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca nel suo intervento alla presentazione di Comicon 2025 in programma dall’1 al 4 maggio alla Mostra d’Oltremare di Napoli con la 25/a edizione.
De Luca ha spiegato che il cartone inanimato “è l’evoluzione genetica di quello che in politica è l’anima morta. La versione evoluta è il cartone inanimato, che viene tenuto in piedi dalla stecca da dietro, che è impegnato nella vita politica ma in realtà è un cartone inanimato. Vi faremo vedere anche immagini virtuali di esemplari finto-umani: l’immagine è umana, la sostanza è quella del mollusco cefalopode, in napoletano il calamaro. Imbottito o meno. A Napoli siamo ricchi di questi esemplari, molluschi che calcano le scene della politica, cefalopodi, calamari. Vedrete anche nello stand della Regione dei lampi, degli scintillii. Non immaginate che abbiamo collocato lì un reattore a fusione nucleare. Sono lampi di schizofrenia, di scemità diremmo a Napoli”.
Il governatore ha proseguito con ironia spiegando: “Testimonieremo di questo ritorno non al futuro ma al passato. Mostreremo l’immagine di un mondo già colpito dalla guerra termonucleare, scomposto, destrutturato. I dazì si e no, l’immagine di un mondo che è tornato nel brodo primordiale. Prebiotico. Quando non c’era ancora vita sul mondo si mescolavano elementi chimici, organici, inorganinici. Siamo nel brodo primordiale. Avremo così un Comicon ad altissimo livello. Una testimonianza delle tendenze universali, un focus sugli esemplari della politica, in particolare su quelli partenopei della politica: il mollusco cefalopode, più o meno imbottito, in un Comicon di altissimo livello”.
De Luca ha spiegato che il cartone inanimato “è l’evoluzione genetica di quello che in politica è l’anima morta. La versione evoluta è il cartone inanimato, che viene tenuto in piedi dalla stecca da dietro, che è impegnato nella vita politica ma in realtà è un cartone inanimato. Vi faremo vedere anche immagini virtuali di esemplari finto-umani: l’immagine è umana, la sostanza è quella del mollusco cefalopode, in napoletano il calamaro. Imbottito o meno. A Napoli siamo ricchi di questi esemplari, molluschi che calcano le scene della politica, cefalopodi, calamari. Vedrete anche nello stand della Regione dei lampi, degli scintillii. Non immaginate che abbiamo collocato lì un reattore a fusione nucleare. Sono lampi di schizofrenia, di scemità diremmo a Napoli”.
Il governatore ha proseguito con ironia spiegando: “Testimonieremo di questo ritorno non al futuro ma al passato. Mostreremo l’immagine di un mondo già colpito dalla guerra termonucleare, scomposto, destrutturato. I dazì si e no, l’immagine di un mondo che è tornato nel brodo primordiale. Prebiotico. Quando non c’era ancora vita sul mondo si mescolavano elementi chimici, organici, inorganinici. Siamo nel brodo primordiale. Avremo così un Comicon ad altissimo livello. Una testimonianza delle tendenze universali, un focus sugli esemplari della politica, in particolare su quelli partenopei della politica: il mollusco cefalopode, più o meno imbottito, in un Comicon di altissimo livello”.
“Mi è capitato di leggere alcune sentenze in questo periodo che mi hanno fatto venire i brividi. La prima, qualche settimana fa, è quella di una donna assassinata con 75 coltellate (il riferimento è a Giulia Cecchettin, ndr). È stato detto che è stato fatto con 75 coltellate per l’inesperienza e che avrebbe fatto prima colpendo la giugulare”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca nel suo intervento alla presentazione di Comicon 2025 dall’1 al 4 maggio alla Mostra d’Oltremare di Napoli.
“In un’altra pronuncia – ha detto – è stato detto che non è stupro se la donna è ubriaca. Faccio fatica a capire come si faccia a essere consapevoli se si è ubriachi. Penso sia una frase tutta italiana. Il messaggio che deve passare e che se io non voglio tu non puoi, non devi rompere le scatole. La mia dignità e la mia vita vale quanto e più della tua”.
“In un’altra pronuncia – ha detto – è stato detto che non è stupro se la donna è ubriaca. Faccio fatica a capire come si faccia a essere consapevoli se si è ubriachi. Penso sia una frase tutta italiana. Il messaggio che deve passare e che se io non voglio tu non puoi, non devi rompere le scatole. La mia dignità e la mia vita vale quanto e più della tua”.