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Sette rapine (una tentata) nel giro di mezz’ora, in giro per Vomero e Arenella: alla fine la polizia li blocca. Una folle notte di colpi seriali, quella di due ragazzi. Bottino: soldi e cellulari. Bersaglio i giovanissimi, con età tra 16 e 18 anni. Secondo una prima ricostruzione, il raid sarebbe cominciato dal furto di un motorino. Il mezzo per compiere le rapine, rubato a piazza Nazionale. Quindi i due malviventi si sono diretti in zona collinare. E lì è cominciata la razzia, brandendo un coltello in faccia alle vittime. Rapine lampo, contando sull’effetto sorpresa.

Tutto è avvenuto tra le 0.40 e le 1.20 di stanotte. Hanno colpito in un raggio di qualche chilometro, feroci e determinati. Luoghi frequentati dai giovanissimi: nei pressi di via Morghen, vicino al liceo Sannazaro, in via Saverio Altamura. Poco dopo però sono stati fermati dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale del Commissariato San Giovanni-Barra, allertati da varie chiamate. Si tratta di un 20enne napoletano ed un 17enne di origini bulgare, entrambi con precedenti di polizia, anche specifici. Sono accusati di concorso in tentata rapina, concorso in rapina aggravata e ricettazione. La Polizia ha intercettato lo scooter in via Brecce di Sant’Erasmo, nella zona orientale della città. I due giovani, alla vista dei poliziotti, si sono dati a precipitosa fuga. Giunti all’altezza di via Reggia di Portici, il conducente 20enne ha perso il controllo del mezzo, rovinando al suolo insieme al complice. Entrambi sono fuggiti a piedi, ma in breve sono stati acciuffati. Il maggiorenne era in possesso di 385 euro, suddivisi in banconote di diverso taglio. Il 17enne aveva indosso 240 euro ed un coltello di 22 cm. Adesso le indagini passeranno al setaccio “la notte brava” della coppia. Anche in relazione a precedenti rapine, registrate sullo stesso territorio.

A denunciare la vicenda è anche il padre di uno dei malcapitati, il consigliere municipale Ivan Venanzoni. “Parlo da genitore e non da consigliere – premette -, riproponendo un’esigenza già sollevata nei vari tavoli della Prefettura. Rinnovo la richiesta di controlli non solo nel fine settimana, ma anche durante. E nelle ore notturne una sicurezza in più“. L’allarme criminalità non cessa in area collinare. E non si contano, ormai, gli appelli per avere maggiori presidi. Stavolta è andata perfino bene, la storia si è risolta solo con tanto spavento. “Ma comunque li hanno presi” sottolinea Venanzoni.

“I minori sono considerati un bersaglio facile, prede sulle quali è facile monetizzare” ricorda intanto la Rete per la Sicurezza dei Minori e degli Adolescenti. “Purtroppo – aggiunge una nota dei genitori anti violenza – non si è riusciti ad impedire queste aggressioni, ma l’operazione di recupero della refurtiva, ma soprattutto l’individuazione e l’arresto dei responsabili, sono segnali importanti per i nostri ragazzi, per le famiglie e per tutti noi che assistiamo impotenti ad una quotidiana lotta del male contro il bene“. Rigraziando le forze dell’ordine, la rete per la Sicurezza chiede “al tempo stesso che le risorse vengano implementate secondo le necessità reali del territorio”. L’obiettivo, in sostanza, “deve essere prevenire questi episodi”. A Napoli anche quest’emergenza non consente cali di tensione. “Come Rete per la sicurezza – si ribadisce – raccogliamo ormai ogni giorno segnalazioni e denunce, e troviamo nelle forze dell’ordine una interlocuzione immediata. Ma vanno rafforzate, perché c’è ancora tanto lavoro da fare”.