Prosegue il ciclo di incontri di Caserta legge con un appuntamento imperdibile dedicato alla narrativa contemporanea: oggi 17 aprile alle ore 18:30, presso la libreria Giunti al Punto di Caserta, Luca Mercadante presenta il suo ultimo romanzo, La fame del Cigno (Sellerio, 2025), accompagnato da Valerio Finizio, che interverrà regalando al pubblico un nuovo punto di vista sul romanzo. L’incontro si inserisce nella rassegna “Casertalegge – Scrittori in città”, la rassegna curata da Giuseppe Bellone e Mariamichela Formisano di Capua il luogo della lingua festival per le librerie casertane Giunti al Punto e Feltrinelli, e patrocinata dall’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, sotto l’egida del Patto per la Lettura di Caserta “Città che Legge”, di cui è referente Lucia Monaco. La rassegna si avvale anche della partecipazione attiva di imprese del territorio, come Tulum Viaggi e l’Hotel dei Cavalieri per l’accoglienza, i ristoranti Pepe Nero e Tequila per l’ospitalità, e Vanessa Sound per la comunicazione, offrendo agli autori un’esperienza autentica da vivere e condividere.
Un noir esistenziale, lirico e spietato, che introduce nel panorama del giallo italiano un nuovo protagonista: Domenico Cigno, cinquantenne obeso e disilluso, ex pugile e giornalista sportivo alla deriva, che vive tra articoli scadenti e pasti smisurati in una villetta fatiscente sul litorale domitio. Quando, a pochi giorni dal Natale, si imbatte per caso nel cadavere di una giovane attivista torinese scomparsa, inizia per lui un’improbabile indagine e un disperato tentativo di riscatto. Un uomo ai margini che tenta, con le poche energie rimaste, di rientrare nel gioco.
Con una scrittura ironica, aspra e carica di umanità, Mercadante firma un romanzo che è al tempo stesso crime e romanzo sociale, cronaca e riflessione sul giornalismo, sulla disillusione, sulla colpa e sulla possibilità di redenzione. Il titolo stesso evoca una fame che è fisica ma anche esistenziale: fame di senso, di dignità, di una seconda possibilità. La narrazione si snoda attraverso un linguaggio denso, ironico, a tratti lirico, che riesce a tenere in equilibrio introspezione psicologica e tensione narrativa. La struttura del romanzo è stratificata: accanto all’indagine investigativa, si apre un secondo livello, più intimo e malinconico, che scandaglia il rapporto tra individuo e collettività, tra etica professionale e compromesso, tra ciò che si è voluto diventare e ciò che si è finiti per essere. Un personaggio imperfetto, fragile e feroce, che – come scrive Maurizio Crosetti su Robinson – entra nel catalogo dei “nuovi eroi bislacchi” della narrativa italiana, accanto a figure come Montalbano, Schiavone o Ricciardi, ma con un fondo di autodistruzione e malinconia tutto suo. L’ambientazione, il litorale campano dimenticato e dolente, contribuisce a creare un’atmosfera sospesa tra realismo e distopia, evocando echi di True Detective e suggestioni da noir mediterraneo.
Luca Mercadante, casertano di nascita (1976) e formiano d’adozione, ha esordito con Presunzione (minimum fax, 2019), menzione speciale al Premio Calvino. È coautore con Luca Trapanese del bestseller Nata per te (Einaudi, 2018), da cui è stato tratto l’omonimo film. Ha pubblicato racconti su riviste come Granta Italia, Colla, L’Inquieto, Cadillac, ed è autore del racconto dedicato a Domenico Cigno nell’antologia Animali in giallo (Sellerio, 2024). Con La fame del Cigno, torna con un romanzo che ha già conquistato pubblico e critica, definito “un intreccio di indagini, suggestioni e sarcasmo lirico” (La Lettura), con un protagonista “perfetto eroe imperfetto” (Il Venerdì).