“Di sicuro mi aspetto un’importante riduzione della squalifica. Matarazzo può aver detto qualche parola poco elegante, sbagliata e meritevole della punizione ma deve essere giusta e commisurata a ciò che ha commesso e non a uno schiaffo che non è mai stato dato”.
Queste erano le parole dell’avvocato De Vincentis di fronte alla notizia del reclamo presentato in ordine alla squalifica di tre anni comminata ad Agostino Matarazzo, reo, secondo il referto arbitrale, di aver colpito il direttore di gara con uno schiaffo in occasione della partita tra Valle Telesina e Azzurra Paupisi Next Gen.
Non una gara qualsiasi, si tratta della partita dalla quale è venuto fuori il terremoto che ha coinvolto l’arbitro accusato di estorsione nei confronti del giocatore per non denunciare l’aggressione subita.
Un ricorso che è stato accolto parzialmente e questo ha prodotto la riduzione della squalifica di Matarazzo. Dai tre anni si passa a pochi mesi, per la precisione fino al 31 ottobre del 2025.
Una riduzione importante che apre uno squarcio ad alcune considerazioni.
“E’ stato acquisito anche il video che ha ripreso i fatti e non risulta che ci sia stato il forte schiaffo di cui parla, nelle immagini non c’è”.
Una dichiarazione importante da parte dell’avvocato De Vincentis perchè non è ben chiaro quale sia il legame tra l’azione del giocatore e la pena commisurata alla stessa. Come si può comminare una squalifica di tre anni seguendo un referto che, però, non corrisponde alle immagini video?
Probabilmente un pizzico di leggerezza da parte di chi ha valutato l’episodio c’è stato, una leggerezza che poteva costare la carriera a un giocatore che, invece, dovrà aspettare un tempo accettabile prima di poter tornare in campo e mettersi alle spalle questa brutta storia.
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