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Dopo settimane di attesa vana e un dialogo mai realmente avviato con la proprietà della Rsa Villa delle Rose di Cava de’ Tirreni, la Cub Sanità di Salerno proclama ufficialmente lo sciopero del personale per domani, martedì 15 aprile. Una mobilitazione necessaria e inevitabile, nata in risposta al continuo atteggiamento arrogante e antisindacale della direzione.

“Abbiamo scelto la strada del dialogo, sospendendo anche temporaneamente lo sciopero in segno di responsabilità e apertura – dichiara Gerardo Rosanova, segretario provinciale della Cub Sanità – ma ci siamo trovati davanti solo silenzio e chiusura. Il rifiuto di istituire un tavolo tecnico con la nostra organizzazione è un atto grave, che calpesta i diritti dei lavoratori e mina la possibilità di una reale soluzione ai problemi della struttura”.

Tra le principali rivendicazioni dei lavoratori: sotto-organico cronico, carenze strutturali gravi, clima lavorativo insostenibile e continui episodi di repressione sindacale, con pressioni indebite e licenziamenti mirati ai danni di dipendenti iscritti al sindacato.

“La situazione nella struttura è ormai intollerabile – continua Rosanova – e la proprietà continua a negare l’evidenza, persino di fronte a prove documentali, fotografie, e testimonianze fornite alle autorità competenti. Le dichiarazioni rilasciate in Prefettura lo scorso 24 marzo non solo sono false, ma offendono l’intelligenza e il sacrificio quotidiano di chi lavora nella Rsa”

La Cub Sanità di Salerno chiede un intervento urgente del Prefetto e rinnova l’appello alla cittadinanza, alle istituzioni e ai media: “Questa non è solo una battaglia sindacale, è una battaglia per il rispetto della legge, della dignità umana e della sicurezza sul lavoro. Se non riceveremo risposte concrete, la mobilitazione andrà avanti e sarà ancora più determinata.”

L’appuntamento per la giornata di sciopero è per domani, 15 aprile.

“Non ci piegheremo all’ingiustizia. Siamo pronti a lottare fino in fondo, per noi e per tutti quelli che credono in un lavoro giusto, sicuro e rispettoso. Il 15 aprile scendiamo in sciopero con la forza di chi ha ragione e non ha più nulla da perdere”, ha concluso Rosanova.